di Claudio Roselli
SANSEPOLCRO
"I lavori alla scuola media Buonarroti ripartiranno e anche nel giro di breve tempo, perché adesso vi sono le condizioni". Riccardo Marzi, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici del Comune di Sansepolcro, commenta con soddisfazione la fresca notizia che la Regione Toscana ha stanziato 176.577 euro per i lavori di adeguamento sismico ed efficientamento energetico della scuola secondaria di primo grado "Michelangelo Buonarroti". Ribadendo pur sempre il concetto di fondo: "I soldi erogati dalla Regione servono per far ripartire l’appalto, prospettiva che diventa sempre più concreta in quanto la ditta milanese aggiudicataria degli interventi ha firmato proprio in questi giorni, quindi è di fatto la certificazione "nero su bianco" che l’atteso sblocco è oramai avvenuto. In pratica – chiarisce Marzi - gli oltre 176mila euro costituiscono la cifra di copertura per l’adeguamento dei prezzi, nel frattempo lievitati in misura consistente, trattandosi di un appalto stipulato nel periodo ante-Covid; questa condizione ha fatto accettare alla ditta la prosecuzione dei lavori nel blocco in cui si erano fermati, a causa degli aumenti registrati all’indomani della pandemia. Gli edifici scolastici sono quelli che più di altri hanno pagato le conseguenze dell’adeguamento dei prezzi e la contestazione era sorta per il fatto che le cifre disponibili non erano risultate più congrue; ora, invece, il cantiere potrà ricominciare a operare, sperando di arrivare in fondo nel più breve tempo possibile, il che ci permetterà di chiudere questo annoso capitolo della scuola Buonarroti. Comunque sia, nei prossimi giorni forniremo ulteriori importanti dettagli".
Alla fine, insomma, le due parti si sono riavvicinate, dopo che le distanze si erano allungate nell’agosto del 2023, quando il Comune si era rivolto ai legali per l’avvio delle procedure, decidendo poi di offrire un’ultima opportunità all’azienda con l’approvazione della delibera per l’adeguamento dei prezzi, allo scopo in primis di non dover indire una nuova gara e quindi di allungare ancora di più i tempi. La situazione è nota: inizio dei lavori nell’estate del 2021, poi una prima interruzione, la ripresa e un nuovo stop. Sei classi sono ubicate nei container, e nonostante si stiano rivelando moduli confortevoli sotto ogni punto di vista, è chiaro che questo status sia diventato un prolungato regime di provvisorietà da risolvere al più presto.