Sono già 800 in tutta la provincia di Arezzo le richieste di iscrizione al maxi concorso che immetterà trentamila nuovi docenti nelle scuole italiane di ogni ordine e grado. Le cattedre ringiovaniscono con i concorsi del Pnrr, i bandi pubblicati sul sito del ministero e dell’Istruzione prevedono 9.641 posti nella scuola primaria e dell’infanzia e altri 20.575 in quella secondaria di primo e secondo grado.
In Toscana sono 1704 i posti disponibili, ecco perché anche in provincia di Arezzo è scattata la corsa dei precari al concorso che potrebbe aprire le porte al posto di ruolo per superiori, medie ed elementari. "Abbiamo già ricevuto 800 richieste di aiuto per iscriversi al concorso della scuola – dice Maurizio Tacconi di Cgil Scuola Arezzo – sono domande divise per ogni ordine e grado. Ancora non sappiamo quando sarà il concorso, per adesso ci sono solo le date delle iscrizioni che scadono il 9 gennaio, poi verranno fatte le commissioni. Di certo c’è che le 800 domande aretine, saranno molte di più dei posti disponibili visto che in tutta la Toscana sono 1704. Non sappiamo quanti docenti andranno in pensione, quindi può darsi che questa nuova iniezione di ruoli vada a pari o peggio non basti a colmare le voragini che si apriranno.
Sicuramente c’è una grande carenza di docenti e il concorsone non basterà a coprire il precariato. Le assunzioni dovrebbero partire dal 1 settembre 2024".
A mancare sono soprattutto docenti di matematica, materie stem e sostegno. "La carenza è diffusa in ogni ordine e grado – prosegue Tacconi – le voragini più grandi in alcune classi di concorso come matematica, meno invece le carenze in italiano ed educazione fisica. Mancano soprattutto le classi di concorso in cui servono ingegneri come le materie stem: elettronica, informatica, meccanica, e questo perché un ingegnere preferisce la retribuzione del privato che il contratto sottopagato della scuola. Ma le carenze sono anche all’infanzia e alla primaria. Non si trovano nemmeno i supplenti perché Scienze della formazione non ne sforma abbastanza per coprire il turn over. Alle medie più scoperta resta matematica. Anche con il concorsone resteranno in tutta la provincia grandi buchi, soprattutto nel sostegno. Basti pensare che l’80% dei posti che vengono dati al sostengo sono supplenze e di questi il 60% è fatto da persone che non hanno nemmeno la specializzazione".