di Sonia Fardelli
Sono 92 le domande per la scuola pastori arrivate alla sede dell’ente Parco. Un buon numero, anche considerando che si tratta del secondo anno e che ormai il fattore novità non attira più . Ed in più che si propone la riscoperta di un mestiere non semplice e faticoso, che rischiava quasi di scomparire. Lo scorso anno le richieste furono 167. I posti disponibili sono sempre 8. Le domande di partecipazione sono arrivate da tutta Italia dalla Toscana, dall’Emilia Romagna, dalla Lombardia, dal Veneto ma anche dalla Sicilia e dalla Sardegna. Persone dai 18 ai 50 anni desiderose di cambiare completamente vita. Di lasciare la città per immergersi nella natura con nuovi ritmi e nuovi obiettivi. "C’è chi – dice il presidente del Parco Luca Santini – fino a ieri faceva l’ingegnere o qualche altro lavoro, bloccato in una scrivania davanti ad un computer e ora vuole lavorare all’aria aperta. Storie diverse, ma con un unico obiettivo: quello di passare tante ore nella natura allevando animali". Presto ci sarà la selezione delle domande. Una prima importante scrematura verrà fatta per l’ammissione al colloquio. Una seconda dopo questo incontro per scegliere appunto gli 8 allievi della scuola per pastori 2024. "Naturalmente noi tendiamo a privilegiare i più giovani – spiega Santini – e chi ci sembra che abbia una certa vocazione e predisposizione per il mestiere di pastore oppure chi ha già un’esperienza nel settore green. Lo scorso anno la selezione fatta si è dimostrata vincente, visto che tutti gli 8 giovani hanno continuato in questo settore. C’è chi è stato assunto da aziende agricole e chi ha aperto un’attività propria. Gli insegnamenti dati con questo progetto sono andati tutti a buon frutto".
La scuola per pastori, promossa dal progetto "Life ShepForBio", comincerà in aprile e avrà lezioni teoriche, pratiche e un periodo di stage presso aziende del Parco. Rispetto allo scorso anno il programma è stato ampliato ed è ancora più ricco e interessante, con nuovi moduli e nuove uscite in campo. Il percorso di formazione (gratuito) fornirà informazioni di base utili all’avvio di una nuova attività, tenendo particolarmente conto dei temi attuali e tipici degli ambienti montani: gestione del conflitto con i predatori, mitigazione degli impatti climatici, valorizzazione e tutela della biodiversità e delle risorse naturali, etologia e biologia.