LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Se i porcini non fanno primavera

Aumento delle intossicazioni da funghi in provincia aretina: quindici casi segnalati, di cui quattro ricoveri in ospedale, di cui una famiglia con due bambini. L'importanza di affidarsi agli esperti per evitare rischi.

Sale la febbre dei funghi. Il termometro segna temperatura bollente nei giorni dell’ottobrata aretina. Tutti pazzi per i funghi, tutti a correre per boschi in cerca del porcino da mettere sul piatto. Mai come quest’anno si è scatenata la caccia e mai prima d’ora si era registrato un numero così alto di intossicazioni nello spazio di pochi giorni: quindici in tutta la Asl con una quota aretina che fa riflettere. Quattro persone in ospedale. È un’intera famiglia con due bambini. I medici li hanno salvati in tempo prima che il fungo sbagliato scambiato per buono, facesse fino in fondo il suo effetto. Vale la pena rischiare? E trascinare nel rischio anche i bambini? Almeno qui internet non aiuta e gli esperti della Asl sono e restano l’unica sicurezza.