Vietato parlare al conducente. E loro lo hanno rispettato fino in fondo. Non solo non gli hanno detto una parola, ma si sono ben guardati perfino dal chiedergli come stesse, dopo aver preso due cazzotti in faccia e aver subito l’aggressione di un balordo sul bus. Forse lo hanno fatto perchè era sanguinante e quindi sarebbe stata una domanda retorica? O magari per non disturbarlo dopo che, tumefatto, aveva pensato solo ad accostare il pullman per metterli in sicurezza? No, i passeggeri se ne sono semplicemente andati via. "Per me è stata una grande amarezza essere ignorato così" racconta il malcapitato nel day after di una doppia violenza, a lui nel bus e a un capotreno sul regionale. Sembra strano ma di quei secondi di paura si ricorda solo il silenzio: il silenzio degli "amici"", il più pesante da sopportare.
CronacaSe il silenzio fa più male dei cazzotti