
di Gaia Papi
"Se mi assumeranno, con lo stipendio ci pagherò le spese universitarie". Aurora Pecchi, ventun anni, è tra i seicento candidati per uno dei sessanta posti ai mercatini di Natale, che li vedrà impegnati dal 20 novembre al 26 dicembre.
È un piccolo esercito quello che chiede lavoro al villaggio di Natale. In seicento hanno inviato il proprio cv per mail. Poi ieri sono iniziati i colloqui. Un’operazione, come tutto il resto, coordinata dall’associazione commercianti, ideatrice dell’evento e insieme spalla operativa della sua realizzazione. "Sono una studentessa di farmacia, continua a spiegarci Aurora. Ho avuto varie esperienze lavorative come promoter, commessa e ora mi candido per i mercatini di Natale. Mi sono proposta nella vendita di oggettistica, part time perché durante la settimana studio" continua.
"Il mio sogno è un giorno lavorare nel mondo farmaceutico, questi lavori, al momento, mi permettono di fare nuove esperienza e di essere un po’ indipendente dalla famiglia – sorride – ma la priorità è l’università".
Pronti a calarsi nell’atmosfera natalizia sono giovani, giovanissimi e meno giovani. C’è chi è alla prima esperienza di lavoro, c’è chi il lavoro lo ha perso e cerca di far quadrare i conti famigliari con qualche entrata in più. Come Elena Franceschini, 47 anni. Da sempre segretaria, fino a quando, sedici anni fa, è nata la figlia e ha dovuto lasciare il lavoro. Ora la figlia è cresciuta e Elena ha ricominciato a cercare un lavoro, non senza rimettersi in gioco con continui aggiornamenti. Fino al 31luglio, infatti, ha lavorato alla campagna fiscale della Cgil, ora sta bussando alla porta dei mercatini di Natale. "Lavorare il fine settimana mi permetterebbe di seguire mia figlia che sì, è cresciuta, ma ha sempre bisogno della mamma". "Se ho un timore? Be’, alla mia età è quello di non essere all’altezza dei ruoli. Poi, però mi convinco che proprio la mia età mi dà la giusta esperienza per affrontare nuove sfide". Storia simile è quella di Tiziana Serafini, 52 anni. "Tutte le ditte in cui ho lavorato sono fallite o si sono ridimensionate, quindi mi trovo senza lavoro" ci spiega Tiziana, fresca fresca del colloquio appena fatto in Confcommercio. "Ho due figli all’università, nonostante mio marito lavori, i soldi non basterebbero mai".
Due parole, prima di essere chiamata a colloquio, anche con Letizia Materozzi, 21 anni. "Sono una studentessa universitaria di Scienze politiche, le lezioni sono finite, ho solo da fare due esami; avendo un po’ di tempo ho deciso di candidarmi" ci racconta. "Lavorare nei weekend non mi preoccupa affatto. Anche perché durante la settimana devo studiare quindi non potrei fare grandi cose. Sono aperta a tutto, food ma anche commessa di oggetti. Staremo a vedere".