
Una foto di gruppo dell’equipe Seco
di Dory d’Anzeo
Manca davvero poco al debutto di Seco Spa a Piazza Affari. La società, fondata più di 40 anni fa da Daniele Conti e Luciano Secciani e partecipata dal 2018 dal Fondo Fitec gestito dal Fondo Italiano d’investimento SGR, ha infatti reso noto l’ammissione delle proprie azioni alla quotazione sul Mercato telematico azionario da parte della Borsa. Immediata, inoltre, è stata la richiesta per l’ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni sul Mta e, ricorrendone i presupposti, sul segmento Star.
La richiesta è condizionata dall’ottenimento dell’approvazione alla pubblicazione del prospetto informativo da parte di Consob. Il collocamento prevede una forchetta di prezzo tra 3,30 e 4,15 euro per azione, a cui corrisponde una capitalizzazione post aumento di capitale compresa tra circa 353,7 milioni di euro e circa 444,8 milioni di euro. Inoltre, il collocamento è riservato ad investitori qualificati in Italia e in Europa e a investitori istituzionali esteri.
La storia di Seco, ormai, è quasi leggendaria: i due soci fondatori ne hanno partorito l’idea in un garage, un inizio che riecheggia quello di altre importanti realtà della Silicon Valley. Gli inizi non sono proprio rosei, fino a quando il comparto orafo, quello che ‘tira’ da decenni l’economia del territorio, non offre una possibilità: i due soci iniziano così a produrre piccoli sistemi per i produttori di macchine orafe, come generatori per vasche galvaniche e conta-pezzi per macchine destinate all’assemblaggio di oro e argento. L’idea si rivela un successo, ma Secciani e Conti non si accontentano e sperimentano ancora, fino ad approdare al pc.
Seco, infatti, progetta e produce dal singolo micro computer ai sistemi integrati alle piattaforme software, diventando un punto di riferimento nel campo dell’Iot, internet delle cose. In quarant’anni ne sono cambiate di cose: attualmente, con oltre 450 dipendenti e un fatturato di 76,1 milioni di euro al 31 dicembre 2020, Seco opera su scala globale con uffici in Europa, Nord America e Asia, oltre a stabilimenti produttivi in Italia e Cina, servendo oltre 200 clienti blue-chip leader nei rispettivi settori. Inoltre, fornisce diversi settori industriali tra cui il medicale, l’automazione industriale, la logistica e il trasporto.
Risale a quest’anno, invece, la nascita di Seco Mind che ha lo scopo di integrare le competenze acquisite nei campi dell’Intelligenza artificiale, IoT e data orchestration. Il progetto di quotarsi in Borsa è partito un paio di anni fa, portando l’azienda a partnership e collaborazioni mirate per l’obiettivo, ormai a portata di mano.