REDAZIONE AREZZO

"Sedie Vuote": la Valdichiana si unisce per la memoria condivisa nel Giorno della Memoria

Un progetto di installazione diffusa promosso dai Comuni della Valdichiana per commemorare l’80° anniversario dalla liberazione dei campi di concentramento nazisti

Giorno della Memoria

Giorno della Memoria

Arezzo, 27 gennaio 2025 – In occasione del Giorno della Memoria, 27 gennaio 2025, Foiano della Chiana ha partecipato con profonda emozione all’iniziativa "Sedie Vuote: Perché il vuoto della memoria non si ripeta", un progetto di installazione diffusa promosso dai Comuni della Valdichiana Aretina, per commemorare l’80° anniversario dalla liberazione dei campi di concentramento nazisti.

Nella mattina di lunedì 27 gennaio, Piazza Cavour è diventata il centro di una riflessione collettiva, grazie a un’installazione simbolica che ha trasformato lo spazio pubblico in un luogo di memoria condivisa. Le sedie vuote, unite da un filo rosso, hanno rappresentato le vite spezzate dall’Olocausto, un monito tangibile contro l’oblio e un invito alla comunità a riflettere sulle atrocità del passato.

Un coinvolgimento attivo della comunità e dei giovani. L’installazione è stata completata con il contributo fondamentale degli studenti delle classi terze medie dell’Istituto Omnicomprensivo G. Marcelli. Il loro impegno nel creare questo momento simbolico dimostra come il passaggio della memoria alle nuove generazioni sia essenziale per garantire che il ricordo resti vivo e che i valori di pace, rispetto e umanità continuino a guidare le nostre azioni future.

L'iniziativa ha coinvolto simultaneamente i Comuni di Castiglion Fiorentino, Civitella in Val di Chiana, Cortona, Foiano della Chiana, Lucignano, Marciano della Chiana e Monte San Savino, creando un legame simbolico tra le comunità della Valdichiana Aretina. Ogni piazza è stata un luogo di riflessione, con lo stesso messaggio: la memoria non è solo un ricordo, ma un impegno vivo e collettivo per evitare che la storia possa ripetersi.

Un messaggio di speranza il Sindaco di Foiano della Chiana ha sottolineato: "La memoria collettiva è la chiave per costruire una società più giusta, capace di riconoscere, rispettare e proteggere i diritti umani. Solo attraverso la memoria possiamo costruire un futuro di pace e speranza per tutti.

Questa giornata non è solo un tributo alle vittime dell’Olocausto, ma un richiamo forte alla nostra responsabilità come comunità. Il simbolo delle sedie vuote rappresenta il vuoto incolmabile lasciato da chi non c’è più, ma il filo rosso che le unisce testimonia il nostro impegno condiviso a mantenere vivo il ricordo.

Come amministrazione, crediamo fermamente che la memoria sia uno strumento fondamentale per costruire una società fondata sui valori della solidarietà e della pace. Ringrazio gli studenti, i docenti e tutti i cittadini che hanno reso possibile questo momento.

Non possiamo cambiare il passato, ma possiamo scegliere di imparare da esso e costruire un futuro migliore per le generazioni che verranno". La Preside dell’Istituto Omnicomprensivo G. Marcelli, Anna Bernardini, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, affermando: "Le giornate come questa rappresentano un’occasione unica per educare i nostri studenti alla consapevolezza e alla responsabilità verso il passato.

Il coinvolgimento diretto dei ragazzi nelle installazioni permette loro di comprendere più profondamente il significato della memoria collettiva e del rispetto dei diritti umani. Ringrazio tutti i docenti e gli studenti che hanno lavorato con impegno per realizzare questo momento di riflessione e sensibilizzazione. È nostro dovere come scuola contribuire a formare cittadini consapevoli, capaci di costruire un futuro di pace e giustizia."

L’evento "Sedie Vuote" si è concluso con una partecipazione numerosa e sentita, un chiaro segnale dell’importanza di continuare a educare le generazioni future alla consapevolezza e al rispetto della dignità umana. Foiano della Chiana rinnova così il proprio impegno a custodire la memoria e a tramandarla, per non dimenticare e per non ripetere mai più le tragedie del passato.