LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Segre: la mia Rondine. Il borgo sbarca a Milano e la senatrice lo lancia:: "Sono loro i miei eredi"

L’associazione apre una sede di rappresentanza nella capitale economica. La senatrice a vita testimonial di lusso del rilancio: "È il posto del cuore".

Segre: la mia Rondine. Il borgo sbarca a Milano e la senatrice lo lancia:: "Sono loro i miei eredi"

L’associazione apre una sede di rappresentanza nella capitale economica. La senatrice a vita testimonial di lusso del rilancio: "È il posto del cuore".

Il primo incontro a Camaldoli, vent’anni fa. E la trama di un filo, inossidabile, che lega memoria, testimonianza, impegno per la pace. Liliana Segre e Rondine. Allora nella prima visita alla Cittadella, oggi a sancire un’altra tappa importante nel cammino dei costruttori di pace: la nuova sede a Milano. "E io, quando vidi Rondine e capii questa per me utopica idea di far diventare tutti fratelli, rimasi sconvolta. Cioè, faticavo a crederci. Sì, rimasi sbalordita perché era una realtà che non credevo che si potesse neanche immaginare". Così la senatrice a vita ricuce il racconto della lunga amicizia con il presidente di Rondine, Franco Vaccari, che passa anche da quell’incontro ad Arezzo nel 2012 con 4500 studenti, fino al dono, proprio a Rondine, della sua ultima testimonianza pubblica: il 9 ottobre 2020. "Sì, non ho mai fatto più una testimonianza pubblica, mi sentivo che lì, vicino all’arena dedicata alla mia amica Janine e quel posto dove si cerca di far diventare amici i nemici... era il posto per me". Parole che toccano le corde di un’esperienza che si fa "metodo" nella vita condivisa dei ragazzi che arrivano dai Paesi in guerra e nel borgo imparano a riconoscersi, ad ascoltarsi, a confrontarsi. Lavano i panni nella stessa lavatrice e, insieme, il dolore. A Rondine i ragazzi crescono insieme e alla fine del percorso tornano nei rispettivi Paesi con la formazione necessaria per realizzare progetti in grado di abbattere i muri dell’odio e costruire ponti di pace. A Milano Rondine rinnova la mission. "Un’opportunità preziosa per diffondere ancora di più il messaggio di pace e trasformazione creativa del conflitto", spiega Vaccari. Perchè la sede milanese sarà un avamposto per allacciare nuove relazioni, promuovere incontri, lavorare a progetti di respiro internazionale. Il nuovo "nido" di Rondine è nel palazzo della Fondazione Kon. Presenti al taglio del nastro tanti amici della Cittadella e tra questi il vescovo Andrea Migliavacca. "Quando sono arrivata non avevo neanche capito di avere bisogno di Rondine. Oggi so che era quello di cui avevo bisogno, per andare in profondità dentro di me e nelle relazioni con gli altri. Rondine mi ha permesso di imparare a leggere la realtà in cui vivo", racconta Rita, ex studentessa milanese del quarto anno a Rondine. Storie che intrecciano nuovi percorsi. "Siamo profondamente grati a tutti gli amici di Kon e in particolare a Francesco Ferragina. Rondine spicca un volo più alto grazie alla forza di relazioni vere e sincere. quello che si fa a Rondine è un artigianato relazionale".

E oggi un nuovo appuntamento milanese per Rondine ai "Sustainability Awards": un premio alle imprese di pace. OItre il profitto.