Non saranno i classici autovelox ma entro il mese di novembre arriveranno a Monte San Savino sei box per il controllo della velocità. Si tratta delle classiche colonnine arancioni che si vedono spesso a bordo strada, come nel Cortonese, che adesso faranno il loro ingresso anche nel territorio comunale del Sansovino. La prossima settimana è infatti in programma una conferenza stampa aperta alla cittadinanza in cui gli amministratori comunali e le forze di polizia spiegheranno il funzionamento dei nuovi strumenti e i criteri che hanno portato alla loro installazione.
Il tutto rientra nella campagna nazionale "velocity" a cui il municipio savinese ha aderito con la prossima installazione dei box mobili per il monitoraggio della velocità di chi viaggia su strada che saranno dislocati in sei punti critici: sia nel comune capoluogo ma anche nelle frazioni, come lungo le strade provinciali che attraversano il vasto territorio comunale. I neo dispositivi saranno attivi h24 per controllare sia la velocità sia l’intensità del traffico sulle varie arterie: in primo luogo l’obiettivo è quello di elaborare le statistiche sulla circolazione su asfalto così da raccogliere quei dati che guideranno l’uso delle colonnine che appunto potranno poi cambiare "sede" a seconda delle criticità riscontrate. La sanzione invece per chi ha pigiato troppo sull’acceleratore scatterà soltanto quando nei pressi del box velocity ci sarà una pattuglia della polizia municipale che contesterà la violazione e sanzionerà chi si trova alla guida. L’obiettivo, come aveva già chiarito l’assessore alla sicurezza del comune di Monte San Savino, Amulio Liberatori, "non è far cassa bensì fare prevenzione che è la vera missione dell’amministrazione e di questa operazione".
Anche perché all’orecchio di Palazzo di Monte la richiesta che è stata portata alla Giunta Bennati è quella di maggiori controlli soprattutto in quei territori dove si vanno a diffondere di più quegli episodi di "guida selvaggia" che possono mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini. E sarà proprio questo il primo step degli Amministratori, di concerto con la polizia municipale guidata dalla comandante Monica Crestini, cioè di andare a capire prima quali sono quei territori dove sono più frequenti "i pirati della strada" per poi intervenire chirurgicamente: cioè spostare e rispostare i box arancioni laddove c’è la necessità. Questi strumenti sono stati infatti progettati con tecnologie all’avanguardia che permettono l’analisi del flusso di veicoli e la loro velocità che indubbiamente è la causa prima di incidentalità nel territorio.