Senzatetto, nuova rete per aiutarli. Tanti avverte: "Chi sbaglia paga"

La vice sindaco: "Per chi rimarrà fuori dalle regole non ci sarà altra soluzione che l’allontanamento dalla città". Luca Norelli (associazione Dog): "Nei luoghi di degrado abbiamo avvicinato i soggetti e iniziato contatti mirati".

Senzatetto, nuova rete per aiutarli. Tanti avverte: "Chi sbaglia paga"

Uno dei senzatetto che frequentano diverse zone della città e in particolare Saione

Va avanti il lavoro del Nucleo operativo per la sicurezza sociale. In campo Comune, Polizia Municipale, Asl e Unità di strada. Giovedì è stato fatto un sopralluogo in via Guelfa e Piazza Zucchi da dove, ultimamente, erano arrivate numerose segnalazioni di degrado. "La situazione è decisamente migliorata, ma ancora non completamente risolta" ha spiegato la vicesindaco Lucia Tanti. Ma dalla strada arrivano buone notizie. "Qualcuno, dei 20 “sorvegliati speciali“ è entrato in un sistema di ripartenza" continua Tanti. E questo grazie al delicato lavoro svolto in particolare dalle unità di strada, che ha portato a contatto con realtà difficili e di grande disagio. Persone che fino ad oggi si sono rifiutate di farsi sostenere e alle quali a tutte è stato offerto un nuovo inserimento in programmi di aiuto sociale finalizzati ad un sostegno concreto.

"Siamo in grado di agire in maniera più efficace e puntuale affinché chi oggi si trova fuori dai servizi, siano essi sociali o sanitari o socio-sanitari, entri in un percorso di aiuto. Per chi al contrario continuerà nella scelta di rimanere fuori dalle regole non ci sarà altra soluzione che l’allontanamento dalla città. O si entra nei servizi, o si esce da Arezzo", ha detto il vicesindaco. "Il nostro è un lavoro molto delicato che si sostanzia nella necessità di mettere a contatto i bisogni della strada con i servizi del territorio, in un rapporto di collaborazione forte e continuativo che ci permette di ottenere dei risultati concreti".

"Nelle ultime settimane sono state fatte mappature costanti e serrate nelle zone segnalate, come piazza Zucchi, alcune aree del centro e i parcheggi Baldaccio e Mecenate. Nei luoghi dove sono state rilevate presenze degradanti o pericolose abbiamo avvicinato i soggetti e iniziato un contatto mirato a far emergere i bisogni e capire come strutturare un percorso di recupero", hanno spiegato Roberto e Luca Norelli dell’associazione Dog. "La percezione della sicurezza, il decoro, il recupero dal degrado passano anche dalla rigenerazione urbana, grazie ad interventi che vanno a mitigare quella marginalità e quella distanza che si crea tra il centro della città e la sua prima periferia. Gli interventi di recupero e ristrutturazione dei luoghi non hanno solo una valenza tecnica e funzionale ma anche un fondamentale valore sociale", ha dichiarato l’assessore Alessandro Casi.

Gaia Papi