AREZZO
Cronaca

Sfida a droghe e alcol I giovani vanno in lizza contro le dipendenze nelle notti dei quartieri

L’iniziativa che promuove stili di vita sani nelle settimane di feste e cene che precedono la manifestazione. Il primo esperimento domenica scorsa. L’ideatrice Balò: "Il buon esempio fa la differenza per evitare eccessi".

Sfida a droghe e alcol I giovani vanno in lizza contro le dipendenze nelle notti dei quartieri

di Sonia Fardelli

Mano tesa dei quartieri e in particolare dei ragazzi dei Comitati giovanili ai loro coetanei che sono finiti nel tunnel di alcol e droga. Il video diretto da Francesco Cecchi, che hanno realizzato tutti insieme senza distinzione di colori e appartenenza ad un quartiere, è fin troppo chiaro. Al giovane che si nasconde dietro una maschera e che gira schivo e senza meta per la città appoggiandosi ai muri delle case, i ragazzi dei quartieri offrono un traghettatore eccezionale per uscire dal tunnel.

Un cavallo, l’animale da sempre simbolo di libertà, ma anche mezzo di liberazione per allontanarsi da situazioni difficili. Lo puliscono tutti insieme e glielo sellano anche. E quando finalmente il ragazzo si decide a salire in sella per avviarsi verso una nuova vita, loro sono pronti tutti in gruppo ad accoglierlo ed aiutarlo ad inserirsi nella società, grazie a questa grande famiglia che sono i quartieri.

È questo il risultato venuto fuori dal progetto "Alla salute della Giostra, tanti colori una sola sfida", che ha coinvolto i quartieri in un percorso di promozione della salute e sensibilizzazione contro gli eccessi, realizzato con incontri e testimonianze di chi ha vissuto la dipendenza, e che è culminato domenica 11 giugno con la serata no alcol.

Un’iniziativa caldeggiata dallo stesso sindaco Alessandro Ghinelli e dal prefetto Maddalena De Luca che hanno sottolineato il ruolo dei quartieri di presidio sociale e la loro collaborazione ad ogni iniziativa volta alla difesa della sicurezza e della legalità. Un’idea che è partita un anno fa da Sofia Balò, medico e appassionata di Giostra: "I quartieri sono risorse vitali per la città e punti di aggregazione per tanti giovani. Ragazzi che lavorano tutto l’anno, che si impegnano nel sociale, che si aiutano. Fare formazione e informazione dentro i quartieri, con i mezzi e i linguaggi dei giovani, aggiunge valore al messaggio stesso".

"Alla salute" è stato realizzato in collaborazione con il Ceis Arezzo e il Serd. "Sentiamo di essere diventati il quinto quartiere – spiega la direttrice Emilia Crestini – perché siamo tutti comunità, tutti impegnati a costruire speranze e sogni. Non è semplicemente un progetto per svuotare i bicchieri, ma il sogno di colmare con la vita i vuoti che certi ragazzi si portano dentro". Concetti ribaditi da Marco Becattini, direttore del Serd: "Promoviamo la cultura della salute, ma anche la cultura dell’accoglienza, della solidarietà e del rispetto dell’altro perché la dipendenza è scelta di solitudine".

Il progetto ha avuto il sostegno di Estra. "Energia e salute non possono essere separate – ha detto Giovanni Grazzini – Estra è con i quartieri e i loro comitati giovanili per tenere fuori dalla Giostra l’alcol e ogni sostanza".