
Avevano commesso furti ad Arezzo e a Città di Castello, ma sono stati beccati a Sansepolcro, dove probabilmente avevano l’intenzione di proseguire la serie
Avevano commesso furti ad Arezzo e a Città di Castello, ma sono stati beccati a Sansepolcro, dove probabilmente avevano l’intenzione di proseguire la serie. L’arresto è avvenuto nella serata di domenica scorsa: i carabinieri della locale Compagnia hanno atteso l’auto, la cui targa era stata nel frattempo segnalata dalle telecamere, all’uscita sud della E45 (quella principale per la città, che immette in via Senese Aretina) e hanno proceduto all’arresto degli autori, che si trovavano a bordo.
In manette sono così finiti due donne cubane e un uomo peruviano (età oscillante attorno alla quarantina di anni) che, a quanto risulta, hanno precedenti a loro carico. Come ricordato in apertura, i tre erano già stati – nell’ordine - ad Arezzo prima e a Città di Castello poi, prendendo di mira le profumerie della catena Douglas; con il sistema delle buste schermate all’interno dei giubbotti, avevano portato via dai due esercizi alcune confezioni, per un valore commerciale totale pari a quasi 2500 euro.
A questo punto, il sistema della videosorveglianza si è messo in moto e ancora una volta la lettura targhe ha recitato un ruolo determinante, consentendo ai militari dell’Arma di risolvere il caso prima che la banda facesse altrettanto a Sansepolcro. I carabinieri hanno poi chiesto di eseguire gli approfondimenti del caso nella camera dell’albergo di San Giovanni Valdarno dove i tre avevano dormito e ciò induce a pensare che i malviventi fossero venuti da Roma, Comune nel quale hanno la dimora, con l’obiettivo di agire sull’intero territorio aretino e anche oltre, dal momento che erano appena stati a Città di Castello.
Ieri mattina, al tribunale di Arezzo, si è tenuto il rito per direttissima dopo due giorni di detenzione, al termine del quale il giudice ha disposto la scarcerazione e stabilito per le due cubane e per il peruviano l’obbligo di firma nella Capitale, con assieme il divieto di ritorno nel territorio di Sansepolcro. L’ennesima operazione portata a termine con successo dalla Compagnia dei carabinieri che, agli ordini del capitano Carmine Feola, dall’inizio dell’anno a oggi ha effettuato ben 16 arresti; la dimostrazione di come il territorio sia ben presidiato e dell’importanza decisiva assunta dagli impianti di videosorveglianza focalizzati sulle targhe dei veicoli. In poco tempo – e anche in zone diverse – i responsabili di reati vengono a essere smascherati.