
di Giorgio Pulzelli
Un uomo di mezza età, senza lavoro e che vive da solo in Valdichiana nel 2017, aveva eredito una fortuna. Circa 480 mila euro dal padre ma ha finito col dilapidare tutto facendo viaggi in giro per il mondo e frequentando costosi ristoranti. Poi la rovina definitiva quando ha iniziato, negli ultimi due anni, a comprare "gratta e vinci". La dipendenza al gioco aveva portato l’uomo a giocarsi tutto esaurendo il conto corrente e finendo con l’ accumulare debiti in vari esercizi commerciali e anche con l’erario. Non aveva più l’auto di grossa cilindrata per un fermo cautelare e anche il piccolo appartamento, anch’esso ereditato, è oggetto di esecuzione forzata e il conto corrente bloccato.
L’uomo era arrivato ad alzarsi la mattina presto e con’auto datata e di piccola cilindrata, faceva il giro della provincia fermandosi in bar e ricevitorie e fare incetta di gratta e vinci alla ricerca della fortuna perduta. Quando un cugino aveva capito e appurato tutto era oramai troppo tardi.
Proprio il cugino ha convinto l’uomo a rivolgersi all’associazione Adiconsum a difesa dei consumatori che lo sta sostenendo nella causa contro lo Stato. La vicenda è stata presa a cuore dall’associazione che ha vagliato accaduto e particolari, anche inerenti agli impagati erariali dell’uomo, ha soppesato tutto e i responsabili pensano che proprio lo Stato abbia responsabilità enormi in questa vicenda legata al gioco d’azzardo legalizzato. Proprio di recente è stata avviata un’azione risarcitoria nei confronti dello Stato. Le difficoltà e le resistenze per una battaglia di questo tipo ci saranno ma l’uomo ha deciso di calare l’ultima carta e di giocare allo scoperto, anche perché è stato raschiato anche il fondo del barile, non solo i gratta e vinci.
Così l’avvocato dell’uomo Francesco Giambrone: "Premetto che le cause si fanno in tribunale, posso solo dire che giocando non si ambisce all’acquisto di un bene o di un servizio e l’atto compiuto è riconosciuto come fuori della tutela del consumatore, perché non compreso nella categoria di educato consumo. C’è uno squilibrio tra le posizioni, tra chi predispone il regolamento e chi lo accetta. Verranno richieste tutte le somme spese perché sui tagliandi di gioco devono essere inserite le probabilità di vincita, al fine di evitare di cadere nella ludopatia, una malattia che distrugge la salute di tanti".