LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Sicurezza, altolà dei commercianti. Lettera al prefetto: chiesto un vertice: "Basta assalti ai negozi, c’è paura"

Il direttore aggiunto di Confcommercio sollecita un piano con misure a tutela delle attività del centro. Raid nella gioielleria di via Roma, indagini serrate: il ladro ha un nome e un volto ma ancora non si trova.

Barbara Dini, titolare della gioielleria di via Roma: ha inseguito il ladro per il Corso

Barbara Dini, titolare della gioielleria di via Roma: ha inseguito il ladro per il Corso

Un vertice sulla sicurezza. Quella di chi in centro lavora e vive, ma pure passeggia e si incontra. Un luogo che deve essere sicuro, crocevia della shopping e della movida, fulcro del commercio e dell’accoglienza di cui la città è capace. La richiesta è sul tavolo del prefetto Di Nuzzo, destinatario della lettera firmata da Catiuscia Fei, direttore aggiunto di Confcommercio, dopo l’ennesimo colpo messo a segno in un negozio della centralissima via Roma.

Nel mirino, questa volta, è finita la gioielleria di Barbara Dini: un giovane fingendo di voler acquistare un orologio, ha arraffato alcuni modelli da un espositore, l’ha colpita tentando di sottrarsi alla presa ed è fuggito. Lui ha già un volto, registrato dalle telecamere del negozio, e un nome rintracciato dai carabinieri. Indagini serrate, ma ancora di lui non c’è traccia. Confcommercio fa quadrato attorno alla commerciante rapinata ("piena solidarietà alla nostra associata", ribadisce Fei) ma va oltre e chiede al prefetto un incontro urgente per "aprire un confronto" coordinato dallo stesso Di Nuzzo, "coinvolgendo le autorità competenti, i rappresentanti delle istituzioni locali e la nostra associazione, per analizzare le dinamiche di quanto accaduto e identificare soluzioni concrete e condivise per prevenire il ripetersi di episodi simili".

Sia chiaro, premette Fei, "il nostro obiettivo non è generare allarmismo, ma promuovere un dialogo costruttivo che porti a misure di prevenzione efficaci, così da rafforzare la fiducia della comunità e garantire un presidio adeguato nelle aree più frequentate".

E in questa direzione va la disponibilità dell’associazione di categoria a "collaborare nell’individuazione di interventi che possano migliorare il senso di sicurezza e la qualità della vita nella nostra città". Perchè un raid come quello accaduto sabato pomeriggio, all’ora dell’apertivo, con il Corso trasformato in un "fiume" di persone tra lo shopping e i preparativi per la serata più attesa della settimana, richiama la necessità di misure concrete di contrasto alla criminalità e impone "il tema della sicurezza urbana".

Sul fronte investigativo, i carabinieri hanno visionato le telemcamere del negozio e raccolto elementi utili a rintracciare il giovane di origini nordafricane. Il blitz nel negozio di Barbara Dini lo aveva studiato affinando la tecnica ormai consolidata: mostrare interesse all’acquisto di un gioiello e poi con una serie di scuse, come in questo caso la foto da mandare alla fidanzata per un consiglio, guadagnare l’uscita assicurandosi che la porta sia rimasta aperta. Ma lei ha capito che qualcosa non andava quando "ha tentato di oltrepassare il bancone avvicinandosi agli espositori degli orologi". Ha tentato di bloccarlo ma ha ricevuto uno spintone che le ha fatto perdere l’equilibrio. Barbara non si è arresa, lo ha raggiunto e si è aggrappata al suo giubbotto. Lui si è divincolato e l’ha strattonata. Poi l’inseguimento lungo via Roma e per il Corso: nonostante le urla di Barbara che chiedeva aiuto, nessuno le ha dato supporto. Solo una ragazza ha tentato di raggiungere il rapinatore che ha reagito colpendola. Questione di attimi ed è sparito tra la folla dello shopping, già pronta per la movida.