Il comune di Castelfranco Piandiscò è stato il territorio del Valdarno maggiormente colpito dalle intense piogge degli ultimi giorni. Sebbene la situazione non sia paragonabile a quella di altre zone della Toscana, alcune criticità si sono comunque registrate, mettendo alla prova la tenuta del territorio. Il sindaco Michele Rossi ha posto l’attenzione su una problematica di fondo: la fragilità della montagna. "Il nostro territorio presenta una vulnerabilità significativa, soprattutto nella zona montana. Serve una riflessione che non si concentri solo a valle – ha dichiarato Rossi – Non si tratta soltanto della regimazione dei torrenti, ma anche della gestione delle aree in alta quota. Rischiamo di assistere inermi a frane e cadute di massi nel Pratomagno. Purtroppo, la manutenzione della montagna è andata via via diminuendo nel corso degli anni e su questo è necessario aprire un confronto con la Regione." Il primo cittadino ha poi sottolineato l’urgenza di un monitoraggio costante della montagna, che deve tornare a essere vissuta, magari incentivando la presenza umana attraverso misure di sostegno regionali. "Garantire la sicurezza idraulica dei territori, compresi quelli privati, è fondamentale. Un tempo erano i contadini a occuparsene regolarmente, oggi invece lo spopolamento delle zone montane ha lasciato un vuoto pericoloso. Se non interveniamo in questa direzione, saremo sempre costretti a rincorrere le emergenze invece di prevenirle." Le forti piogge hanno creato problemi anche in fondovalle, dove si sono registrati smottamenti e criticità sulla viabilità. Una frana ha interessato domenica scorsa la SP87 a Vaggio, al confine tra Castelfranco Piandiscò e Reggello. Il tratto è stato transennato per motivi di sicurezza e attualmente il traffico procede a senso unico alternato. L’assessore ai lavori pubblici Marco Morbidelli ha illustrato ulteriori situazioni problematiche, a partire dalla strada della Ghiacciaia, che conduce a Pulicciano. Qui un movimento franoso ha costretto alla chiusura del tratto. "Stiamo lavorando per mettere in sicurezza la strada" – ha dichiarato Morbidelli – e per ripristinare almeno un senso unico alternato. Un altro punto critico è il borro di Ragnaia, dove la presenza di un collettore di Publiacqua ha provocato il progressivo smottamento del terreno negli ultimi dieci anni. "Valuteremo lo spostamento delle acque sulla Castagneta e successivamente sul torrente Resco." Infine, problemi sono segnalati anche in via delle Fossate, dove un torrente è esondato causando disagi ai residenti. "Quella strada era già chiusa al traffico, ma poiché vi si trovano delle abitazioni, sarà necessario intervenire. Chiederemo alla Regione Toscana un finanziamento in somma urgenza, perché il Comune non dispone delle risorse necessarie per ripristinare un torrente la cui manutenzione spetta alla Regione e al Consorzio di Bonifica".
CronacaSicurezza idraulica e problemi: "La nostra montagna è fragile"