diAlberto Pierini
Promessa mantenuta. Il Jova nazionale videotelefona all’amico veterinario Brandi, ancora ricoverato nel reparto di pneumologia dell’ospedale San Donato di Arezzo, e regala un sorriso a tutti gli operatori sanitari impegnati in prima linea nella lotta contro il Covid-19. "State facendo la storia" ripete con enfasi ed emozione nella breve ma intensa chiacchierata con medici e infermieri che accolgono le sue parole omaggiando il rapper cortonese con testi delle sue canzoni scritti sulle tute di protezione che indossano.
Le frasi impresse sulle tute protettive non sono scelte a caso e inneggiano al coraggio e alla libertà. C’è chi si affida ad un classico come "Ragazzo Fortunato", chi alla canzone "La notte dei Desideri "..ho due chiavi per la stessa porta per aprire al coraggio".
E ancora un passaggio significativo del brano "Ora": "Non c’è montagna più alta di quella che non scalerò, non c’è scommessa più persa di quella che non giocherò", e quella di "Date al diavolo un bimbo per cena" con "..ho una cicatrice, sembra un tatuaggio…sai cosa dice, avanti coraggio". Immancabile anche un "Viva la libertà". La chiamata era attesa.
Lo aveva promesso lo stesso Lorenzo una volta che le condizioni di salute dell’amico di sempre Alberto Brandi, l’aretino dell’anno della Nazione, fossero migliorate. Ai complimenti a ruota del cantante risponde un medico del team del San Donato: "non è facile, decisamente, ma ce la mettiamo tutta".
"Veramente grazie" ribadisce Jovanotti dello schermo dello smartphone. "Grazie di cuore a tutta la vostra categoria e in particolare a voi". Poi strappa un sorriso corale: "mandatemi a casa il Brandi, che mi serve!" e il medico che lo ha in cura risponde: "Ancora qualche giorno poi te lo ridò, dai". La domenica speciale all’ospedale di Arezzo raccoglie anche la riconoscenza del Governatore della Toscana Eugenio Giani che racconta quanto accaduto al San Donato e plaude al gesto del cantante. "Il ringraziamento di Lorenzo Jovanotti Cherubini è quello di tutti noi. Toscana, avanti coraggio!" scrive sulla sua pagina facebook. Intanto le condizioni di salute del veterinario castiglionese migliorano di giorno in giorno. Oggi non ha più il casco per l’ossigeno e sta rispondendo bene alla terapia. Il suo calvario medico nella lotta contro il Coronavirus è ormai di dominio pubblico. È stato proprio il veterinario a raccontare la sua storia attraverso i social, per dimostrare anche ai più scettici che questo virus non è uno scherzo e può colpire chiunque.
Nella difficoltà del momento per lui è nata anche un’ulteriore storia di amicizia raccontata ancora una volta attraverso i social. È quella con un altro volto noto dello sport italiano: il pilota aretino Stefano Marrini, il suo compagno di stanza e "regista" del video sulla chiamata di Jovanotti. Le cui parole risuonano nel reparto, spezzando per un giorno il silenzio del Covid.