MARCO CORSI
Cronaca

Situazione treni. Fratelli d’Italia accusa il Pd. “Si sono svegliati improvvisamente”

Dura presa di posizione di Alessandro Capecchi e di Elisa Tozzi, due consiglieri regionali di FdI.

Alessandro Capecchi

Alessandro Capecchi

Arezzo, 12 novembre 2024 – "Il Pd si prepara nel peggiore dei modi alla campagna elettorale per le prossime regionali decidendo di fare propaganda su un tema che meriterebbe la massima serietà e cioè il trasporto ferroviario. Addirittura l’assessore Baccelli ha partecipato al tour dei democratici per denunciare i disservizi. Invece che partecipare a queste pagliacciate, l’assessore dovrebbe essere serio e pretendere una rinegoziazione del contratto di servizio". Ci vanno giù duro i consiglieri regionali di Fratelli d'Italia Alessandro Capecchi (anche vicepresidente della Quarta Commissione) ed Elisa Tozzi. I due esponenti della destra hanno ricordato che, da anni, denunciano le nadeguate condizioni del trasporto ferroviario toscano presentando atti puntuali in Commissione e in Consiglio regionale. "Per ben due volte, su nostra richiesta, i vertici di Rfi e Trenitalia sono stati auditi in Quarta Commissione e i consiglieri regionali del Pd, così come la Giunta, si sono sempre detti piuttosto soddisfatti delle risposte ricevute dalle aziende. Ora, a meno di 12 mesi dalle elezioni, il coordinatore regionale del Pd Fossi e l’assessore Baccelli sembrano essersi improvvisamente svegliati e vorrebbero imputare questa realtà trentennale al Governo Meloni”.

"Noi non ci stiamo - hanno aggiunto Capecchi e Tozzi - e siamo convinti che non sarà un siparietto elettorale a nascondere l’incapacità del centrosinistra. Proprio domani l’assessore Baccelli deve rispondere in Consiglio regionale alla nostra ennesima interrogazione sulle condizioni del trasporto ferroviario: ci auguriamo che risponda finalmente alle nostre domande". Secondo Fratelli d'Italia la Regione Toscana non ha mai esercitato il suo potere contrattuale nei confronti delle aziende e non tiene conto del fatto che avere un servizio ferroviario adeguato contribuirebbe a raggiungere gli obiettivi delle cosiddette politiche green che il Pd sembra voler utilizzare solo come bandiera elettorale. "Per questo sono anni che diciamo che devono scattare le penali per il mancato rispetto del contratto - hanno aggiunto i due esponenti di FdI - Ci chiediamo perché il Pd non abbia bussato alle porte del Ministero quando al governo c'erano Conte, Draghi o, ancora prima, Gentiloni, Letta o Renzi per chiedere di intervenire sulle nostre linee. C'è poi un ritardo inaccettabile nel rinnovo del materiale rotabile promesso, necessario per trasferire alcune linee dei pendolari sulle veloci (come in Valdarno). Il Pd però ha scelto di organizzare un tour propagandistico, come se non avesse mai governato il Paese o come se non governasse, da sempre, la Toscana".