REDAZIONE AREZZO

Soccorso Alpino Nuovo polo nel Parco

Inaugurata la nuova sede della stazione che verrà inserita anche nel piano di protezione civile

di Sara Trapani

PRATOVECCHIO STIA

E’ stata inaugurata la nuova sede della stazione Foreste Casentinesi del Soccorso Alpino e Speleologico Toscano. La nuova struttura si trova nel comune di Pratovecchio Stia, che insieme a tutto il Casentino, è uno dei territori dove il Soccorso Alpino svolge più interventi durante l’anno. Si tratta di un modulo abitativo acquistato dal comune dell’alto Casentino, con annessa veranda dove riparare il mezzo di intervento. Una struttura che sarà inserita anche nel piano di protezione civile proprio perché, non avendo corsi d’acqua o altri edifici attorno, l’accessibilità è garantita anche in caso di calamità. "È per me una soddisfazione enorme inaugurare la prima sede della stazione Foreste Casentinesi – ha detto il primo cittadino di Pratovecchio Stia Nicolò Caleri – in questi anni il Soccorso sta facendo passi da gigante, ma i dati degli interventi in ambiente impervio restano alti. Il messaggio che deve passare è quello della prevenzione: è bello andare in montagna ma bisogna andarci in consapevole. Anche nelle nostre montagne esistono dirupi e altri pericoli spesso nascosti dalla vegetazione e quindi poco percepibili, cerchiamo tutti di essere prudenti".

All’inaugurazione, oltre alle maggiori autorità civili, militari ed alle associazioni era presente anche il presidente del Sast, Stefano Rinaldelli, che ha espresso grande gioia per questo storico risultato.

"Un ringraziamento va a tutti i presenti e ai miei tecnici – ha detto Rinaldelli – alla loro passione e alla loro grande professionalità. Anche in questi mesi difficili visto l’elevato numero di interventi, il Soccorso Alpino Toscano non si è mai fermato, continua ad agire, grazie anche all’importante investimento sulla formazione. Non dobbiamo mai smettere di pensare cosa faremo domani, come potremo migliorarci". L’utilizzo di questa base operativa darà nuova potenzialità a un gruppo che svolge una funzione essenziale. Al taglio del nastro è seguita la consegna di due targhe a Sandro Rondoni e Renzo Di Iulio, soci benemeriti e fondatori dell’associazione stessa che, per sopraggiunti limiti di età, non potranno più partecipare alle attività tecniche del corpo.