MARCO CORSI
Cronaca

Società della Salute: tavolo tecnico. Servizi sociosanitari gestiti insieme

Il gruppo di lavoro per la futura costituzione è composto dai funzionari dei Comuni del Valdarno coinvolti

La conferenza dei sindaci del Valdarno riunita per costituire la Società della Salute

La conferenza dei sindaci del Valdarno riunita per costituire la Società della Salute

Il Valdarno è pronto a costituire la Società della Salute. Nel corso dell’ultima Conferenza dei sindaci, è stata approvata all’unanimità una delibera per la costituzione di un gruppo di lavoro tecnico, composto dai funzionari dei servizi sociali dei Comuni coinvolti, dalla direttrice amministrativa Elena Rebora e dalla direttrice dei servizi sociali di area vasta Patrizia Castellucci.

L’obiettivo del team sarà quello di predisporre, entro l’estate, una proposta organizzativa concreta da sottoporre alla Conferenza per la futura costituzione della Società della Salute del Valdarno, un passo importante verso una gestione integrata e condivisa dei servizi socio-sanitari, capace di rispondere in modo più puntuale ed efficiente alle esigenze della comunità locale.

La SdS è un modello organizzativo adottato in Toscana — e unico nel suo genere a livello nazionale — nato con l’obiettivo di integrare i servizi sociali e sanitari offerti ai cittadini. Rappresenta una forma di collaborazione strutturata tra i Comuni di un territorio, l’Azienda sanitaria locale ed eventuali enti pubblici o del terzo settore che decidono di gestire insieme — in modo coordinato — i servizi che riguardano la salute e il benessere della popolazione: dall’assistenza domiciliare agli anziani, ai servizi per le persone con disabilità, all’integrazione socio-sanitaria, fino ai percorsi di prevenzione e promozione della salute.

L’idea alla base della Società della Salute è semplice ma innovativa: spesso i problemi sociali e quelli sanitari si intrecciano (es. una persona anziana non autosufficiente ha bisogno di cure mediche, ma anche di supporto sociale). Con la SdS si evita che i vari enti lavorino "a compartimenti stagni" e si punta invece a creare un’unica cabina di regia locale, per rispondere in modo più efficace e tempestivo ai bisogni dei cittadini.

I vantaggi principali sono: servizi sociali e sanitari più coordinati e integrati; maggiore efficienza nell’uso delle risorse pubbliche; possibilità di partecipare a bandi regionali, nazionali ed europei come ente associato; risposte più personalizzate e rapide per le persone in difficoltà.

Nel corso dell’ultimo incontro della Conferenza dei Sindaci sono stati di nuovo approfonditi gli aspetti organizzativi e gestionali delle future SdS. Era presente, per l’occasione, Tania Barbi, direttrice della Coeso SdS Grosseto, invitata per condividere l’esperienza maturata nel grossetano e rispondere ai quesiti posti dai sindaci e dagli operatori locali.