AREZZO Coinvolge anche la provincia di Arezzo l’operazione del reparto Nas dei carabinieri di Firenze che ha fatto luce sul giro di benefit, soldi ma anche viaggi o soggiorni in hotel e spa "offerti" ai medici per indurli a prescrivere i propri prodotti.
L’operazione, che ha coinvolto anche le province di Roma e Napoli, ha visto i militari dare esecuzione alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza a carico di cinque persone indagate, appartenenti a un’azienda farmaceutica campana. La procura di Firenze rende nota l’accusa per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione. Il gip del tribunale di Firenze ha riconosciuto la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza nei confronti di quattro tra dipendenti e dirigenti della società e del presidente del consiglio di amministrazione dell’azienda controllante.
Per gli appartenenti alla società farmaceutica la misura cautelare è stata applicata anche per sei episodi corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. Un altro collaboratore invece risulta coinvolto in quattro casi, ma è stato ritenuto estraneo al delitto associativo. Nel corso delle conversazioni intercettate, i protagonisti parlavano di "interventi" quando dovevano consegnare il denaro ai sanitari, oppure di "numero di campioni" per indicare la somma che veniva versata periodicamente a ciascun medico.
Secondo quanto si apprende, l’attività investigativa è la prosecuzione di una precedente indagine che ha portato all’arresto il 22 marzo del 2022 di un medico fiorentino per peculato e falsità ideologica.