
Soldi in cambio di sesso all’uscita di scuola: manovale a processo
Si metteva vicino ad alcune scuole medie della città, dove lavorava come manovale, e si metteva a molestare ragazzine di 12-13 anni chiedendo prestazioni di sesso orale in cambio di cifre importanti: 500 o 1000 euro, a seconda dei casi. Ieri al tribunale di Arezzo di fronte al giudice dell’udienza preliminare Giulia Soldini (nella foto) si è aperto il processo contro un romeno di 39 anni, difeso dall’avvocato Niki Rappuoli, che avrebbe approcciato diverse ragazzine della città con il solito metodo. Le giovani, una volta tornate a casa, hanno raccontato tutto ai genitori che hanno fatto partire una serie di denunce sfociate nel processo. I fatti risalgono a diversi anni fa: al 2016, per la precisione. Uno a settembre con l’offerta di 500 euro e successivamente altre due offerte da 1000 euro a due amiche della prima ragazzina. In questi casi può configurarsi il tentativo di induzione alla prostituzione se il soggetto è minorenne e può anche integrare il reato di adescamento di minorenni e può essere punito con una condanna da uno a tre anni.
Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Laura Taddei hanno portato al rinvio a giudizio dell’uomo. L’udienza di ieri è servita solo a certificare l’esistenza di un difetto di notifica che ha imposto il rinvio a nuova data. Il romeno, tramite l’avvocato Rappuoli, si dice dispiaciuto e pentito di quanto fatto.