MASSIMO BAGIARDI
Cronaca

Spaccata al bar dell’anti stadio: "Ancora una volta, chi ci tutela?"

Da luglio a oggi sono più di quaranta i casi di di ladri o singoli che sfondano porte per entrare nei locali. In questo caso hanno trovato patatine e un cellulare, poca roba ma le spese per i danni sono sempre alte . .

Spaccata al bar dell’anti stadio: "Ancora una volta, chi ci tutela?"

Al mattino ecco l’amara sorpresa; porta rotta, un paio di pacchetti di patatine portati via assieme a un cellulare usato per ricevere le prenotazioni

Patatine, cellulare e qualche danno alle porte. Poco o niente, all’atto pratico, ma tanto basta per registrare l’ennesima spaccata ai danni di un esercizio commerciale di San Giovanni. La lista si allunga di settimana in settimana, al cui interno troviamo tante categorie merceologiche con i bar a farla da padrone come nel caso del punto ristoro dell’antistadio "Rino Ciantini", finito nel mirino dei balordi nella notte tra mercoledì e giovedì. Al mattino ecco l’amara sorpresa; porta rotta, un paio di pacchetti di patatine portati via assieme a un cellulare usato per ricevere le prenotazioni per il campo da Padel. Un’incursione ai vicini spogliatoi che ospitano le squadre calcistiche giovanili della Marzocco Sangiovannese a completare il tutto nell’ennesima visita indesiderata e che, forse, potrebbe anche non essere l’ultima visto che è la quinta volta che accade, probabilmente a opera delle stesse mani che già conoscono l’ambiente e dove poter andare a colpire essendo, peraltro, una zona dove nelle ore notturne si può agire abbastanza indisturbati: "Purtroppo ci siamo abituati, afferma Maurizio Minghi presidente della Marzocco Sangiovannese che gestisce il bar ristoro, già sono entrati altre volte arrecando danni alle porte e non tanto per la merce trafugata perché parliamo di un importo minimo. Si accontentano di poco diciamo così ma resta sempre una grande amarezza". Non ci sono telecamere di video sorveglianza nei dintorni e nemmeno la voglia, ogni qualvolta, di presentare denuncia: "Perché tanto perdiamo più tempo a recarci dai Carabinieri che a rimettere i danni. E allora giriamo pagina, non è di certo simpatico che i nostri volontari trovino alla riapertura situazioni simili ma qui vedo che siamo nel bel mezzo di una piaga che non si riesce a sconfiggere. Chi di dovere sa, ci attacchiamo alla speranza che prima o poi tutto ciò abbia una fine".

E’ quello che, in fondo, sperano i piccoli e medi imprenditori cittadini che dall’avvento della primavera fino alle ultime ore non hanno fatto altro che presentarsi dai carabinieri per far valere le loro ragioni. La zona della stadio con il bar all’interno del Virgilio Fedini e il vicino punto vendita del forno Canu è già salita più volte agli onori della cronaca e anche nell’ultimo mese le azioni malavitose sono andate avanti, di mira sono stati presi un ambulatorio veterinario a inizio agosto con danni più che altro ai locali, il mini golf a San Cipriano alle porte della città e più recentemente il Garden River in zona Oltrarno visitato ben tre volte dai primi di settembre con alcolici e vini di diverse etichette rubati e qualche soldo portato via dal registratore di cassa. Persino i fiorai del cimitero comunale sono finiti nel calderone. Il vaso, da tempo, è fin troppo colmo.