GAIA PAPI
Cronaca

Spaccata alla ditta orafa. Il furto in due tempi: ladri in fuga con chili d’oro

La prima incursione in tarda serata ma scatta l’allarme e scappano. Ore dopo tornano e finiscono il lavoro lasciando tanti danni

La polizia al lavoro (Foto di repertorio)

La polizia al lavoro (Foto di repertorio)

Arezzo, 18 marzo 2025 – Colpo alla Silveoro, professionisti in azione nel distretto orafo. Il primo colpo riuscito dell’anno è avvenuto in via Molinara, nella ditta che si occupa di lavorazione conto terzi. I malviventi, probabilmente professionisti del settore, sono riusciti a portare via circa tre chili di preziosi, fra oro e argento. Il piano dei ladri si sviluppa in due fasi: un’azione preparatoria e un’ulteriore incursione che li porta a compiere il furto con successo. Ma andiamo con ordine.

La serata di domenica, precisamente alle 22.30, segna l’inizio dell’incursione. I malviventi, probabilmente due, si avvicinano alla ditta con una strategia ben precisa: chiudere la strada d’accesso all’azienda per rallentare l’arrivo delle forze dell’ordine. Un’operazione già vista in altri colpi, che fa pensare a una certa esperienza nell’ambito della criminalità. Per bloccare la strada, utilizzano dei pancali e delle scale che legano insieme con corde e catene, intraversandole perpendicolarmente sulla via.

Dopo aver messo in atto questa manovra, si dirigono verso l’edificio. L’obiettivo è chiaro: penetrare all’interno senza farsi notare. Una volta sul posto, per evitare di essere ripresi dalle telecamere di videosorveglianza, orientano gli obiettivi verso il basso, tentando di sradicare uno dei sensori di sicurezza. Nonostante l’accuratezza dei loro tentativi, però, la loro azione viene interrotta dal suono dell’allarme collegato alla centrale operativa Sicuritalia. La risposta delle forze dell’ordine è immediata: in pochi minuti, sul posto arrivano pattuglie di guardie giurate, seguite dalle volanti della polizia di Stato. I malviventi, rendendosi conto che la situazione sta per sfuggire loro di mano, decidono di fuggire.

Lasciando il luogo del tentato furto, si allontanano senza riuscire a portar via nulla, ma con la consapevolezza di non essere riusciti nel loro intento iniziale. Ma la vicenda non si conclude con il fallimento della prima incursione. In piena notte, i ladri ritornano. Questa volta, infatti, sono determinati a portare a termine il loro piano. Entrano nell’azienda e, in un’azione rapida e studiata, riescono a rubare circa tre chili di oro e argento. I danni, questa volta, sono consistenti. Non solo per il valore dei preziosi trafugati, ma anche per i danni strutturali causati dai tentativi di scasso precedenti, e per il disordine lasciato nell’azienda. I ladri, con le tasche piene, fuggono rapidamente, facendo perdere le loro tracce. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine. Oltre alle volanti della polizia sono giunti sul posto anche gli esperti della polizia scientifica.