FRANCESCO TOZZI
Cronaca

Spacciatore arrestato a 18 anni. Preso con cocaina e hashish

Il giovane preso dai carabinieri in flagranza in piazza Falcone e Borsellino davanti a un supermercato. Aveva già precedenti: si è dato alla fuga ma gli hanno trovato 175 grammi di stupefacenti e banconote.

Spaccia davanti alla Coop di Levane e viene arrestato dai carabinieri della compagnia di San Giovanni in flagranza di reato. È successo venerdì sera in piazza Falcone e Borsellino, proprio nelle vicinanze del noto supermercato di una delle frazione più popolose del comprensorio. Si tratta di una zona, tra l’altro, abitualmente frequentata dai giovani del luogo. Il ragazzo di 18 anni, proveniente da San Giovanni, aveva scelto la piazza dedicata ai due magistrati simbolo della lotta alla mafia come base per la sua attività di smercio. La sera del 26 gennaio sarebbe stata una come tante altre, alla vigilia del weekend, dedicata a rifornire di droga i propri clienti. I piani però non sono andati come previsto. Nello specifico, il 18enne è stato infatti intercettato dai Carabinieri della stazione di Bucine, che stavano svolgendo la consueta attività di controllo del territorio durante l’orario serale. Dopo un controllo finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno accertato che effettivamente il giovane appena maggiorenne aveva fatto di piazza Falcone e Borsellino il centro delle sue cessioni. Appena scorti gli uomini in divisa, il ragazzo si è dato alla fuga, ma è stato rintracciato prontamente dai militari e trovato in possesso di circa 175 grammi tra cocaina e hashish, nonché di banconote in piccolo taglio, ritenute proventi dell’attività illecita.

Il ragazzo è accusato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, nello specifico hashish e cocaina e di resistenza a pubblico ufficiale. Dopo i dovuti accertamenti, sono stati trovati anche dei precedenti penali a carico del fermato. Il ragazzo è stato quindi arrestato in flagranza per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e adesso dovrò risponderne dinanzi all’autorità giudiziaria. L’indagato nell’attuale fase è da ritenersi presunto innocente, in considerazione del procedimento delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile. Il centro di Levane non è nuovo ad episodi del genere.

Al netto di altri casi sempre riconducibili alla vendita di sostanze stupefacenti, negli scorsi anni sono state portate a termine delle operazioni su larga scala da parte delle forze dell’ordine. Nel 2020, per esempio, venne sgominata un’organizzazione dedita allo smercio di droga nella vallata ed era proprio Levane il quartier generale della banda. All’epoca undici arresti in flagranza di reato grazie alle investigazioni avviate nella primavera del 2018. Un casolare isolato in campagna era la base di un’intensa attività di traffico di cocaina e marijuana.