GAIA PAPI
Cronaca

Spaccio con il "truck" della coca Oltre trecento dosi per la città sotterrate nel bosco vicino casa Per piazzarle noleggiava un’auto

Pedinato dalla mobile e arrestato: il giovane abita a Laterina. Consegnava quantitativi ogni giorno. Ai controlli la casa è risultata del tutto "pulita": ma il suo magazzino lo custodiva sotto terra. Gli agenti lo hanno sorpreso a scavare: sono emersi tre barattoli in vetro con la "roba" già pronta.

Spaccio con il "truck" della coca Oltre trecento dosi per la città sotterrate nel bosco vicino casa Per piazzarle noleggiava un’auto

di Gaia Papi

Pendolare della droga. Da Laterina ad Arezzo, ogni giorno a macinare chilometri alla guida di un veicolo noleggiato. La città era la "piazza" preferita per vendere la sua "mercanzia": cocaina. Lo faceva a bordo del mezzo, utilizzato come fosse un truck. In tempi in cui va di gran moda lo street food, lo spacciatore valdarnese avrà pensato di reinterpretare l’idea adattandola alla sua strategia. Così, al posto di panini e "frittini", l’uomo aveva puntato sulla "polvere bianca". Ma gli uomini della Squadra mobile lo hanno fermato: con sè aveva oltre 300 dosi di coca pronte per la vendita. L’operazione, che ha permesso di infliggere un duro colpo al mercato dello stupefacente sulla "piazza" aretina, trae origine da servizi di appostamento e osservazione eseguiti dagli investigatori, diretti dal capo della Mobile Sergio Leo. Da qualche giorno, gli specialisti avevano posto l’attenzione su un giovane formalmente residente all’estero, ma domiciliato a Laterina.

Gli agenti avevano notato che l’uomo raggiungeva quotidianamente Arezzo dove, presumibilmente, consegnava dosi di stupefacente a bordo di un’auto presa a noleggio. Poi, a lavoro ultimato, rincasava a tarda serata o in nottata. Prima di raggiungere l’abitazione, il giovane si fermava in una zona boschiva nei pressi di una stradina isolata che portava alla sua abitazione. Durante i servizi di appostamento, di sera e anche di notte, l’ìuomo è stato sorpreso a scavare, sotterrando ed estraendo materiale contenuto in vasi di vetro. Due giorni fa è scattato il blitz. Gli agenti della Mobile lo hanno seguito appena uscito di casa, a Laterina. Una volta raggiunto Arezzo è stato bloccato proprio nel pieno della sua attività, mentre stava cedendo due dosi di cocaina.

È scattata così la perquisizione: l’uomo è stato trovato in possesso di altre 25 dosi, dello stesso peso e confezionamento di quelle che aveva appena ceduto. A quel punto gli agenti hanno eseguito il sopralluogo nel bosco dove la sera prima, il giovane era stato visto sotterrare un involucro . L’intuizione degli uomini della Mobile ha dato esito positivo poiché, scavando, hanno trovato tre barattoli in vetro, avvolti da cellophane, contenenti oltre 300 dosi di cocaina, alcune delle quali da circa un grammo, altre da cinque grammi ma tutte confezionate alla stessa maniera, oltre a due bilancini di precisione. In quello spicchio di bosco l’uomo aveva organizzato un vero e proprio deposito della droga.

Un modo per evitare che la coca venisse trovata e fosse riconducibile a lui. Tutto era organizzato nei dettagli: la sua abitazione era "pulita", senza nessuna traccia di stupefacent; anche se è stato trovato materiale con cui il giovane confezionava le dosi, già tagliato per la preparazione di altri quantitativi. L’uomo è stato arrestato per spaccio di cocaina e portato in carcere in attesa dell’udienza di convalida. Lo stupefacente sequestrato, destinato a rifornire le piazze aretine dello spaccio, avrebbe fruttato oltre 20 mila euro.