Alberto Pierini
Cronaca

"Spedite le dimissioni, ora si va avanti": il Vescovo anticipa la lettera al Papa

«Solo parole semplici, non è l’ora delle relazioni su questi anni. «Mi rimetto tranquillamente alla sua scelta, intanto preparo la Madonna del Conforto»

Il Vescovo Fontana

Arezzo, 13 gennaio 2022 - «Certo che l’ho spedita»: Riccardo Fontana risponde alla domanda del momento con lo stesso piglio del 13 settembre 2009, quando si era presentato in diocesi all’alba, l’alba di Camaldoli. Qualcuno pensava, fa capire sotto sotto, che avrei traccheggiato nel mandare la lettera di dimissioni al Papa? E invece...«L’ho spedita in anticipo, come sapete compio i 75 anni il 20 gennaio». Pausa. «Del resto è un dovere imposto dal diritto canonico, uguale per tutti i Vescovi dall’epoca di Paolo VI, figuriamoci se non mi sarei adeguato io».

Quando cita Paolo VI lo fa con il gusto del prete (oltre che del Vescovo) del concilio, nel quale inquadra tutta la sua missione. Cosa ha scritto? «Parole semplici, non sono lettere nelle quali si va a fondo del lavoro compiuto». Arriveranno anche quei momenti, i cui tempi sono però del tutto imprecisati, appesi a quella che sarà la risposta del Papa. «Certo, più avanti dovrò presentare una relazione complessiva sulla mia attività da Vescovo ad Arezzo».

Più avanti: è chiaro che parla non da dimissionario ma da pastore della chiesa aretina, come del resto è a tutti gli effetti. «Credo si capisca che la mia disponibilità a continuare il mio mandato nasce da un amore profondo per questa diocesi: non a caso è qui che ho deciso di vivere». Voltando non il cuore ma le spalle all’altra Toscana, la Forte dei Marmi dove è nato, la regione del mare e non delle colline e di terra come la nostra. E che preferisca guardare avanti e non indietro lo cogli dai progetti.

«Sto lavorando alla festa della Madonna del Conforto, per noi una tappa spirituale centrale dell’anno». In particolare alle questioni legate alla sicurezza. Preferirebbe pensare ad altro ma è chiaro che non sono i tempi nei quali puoi spalancare le porte della Cattedrale e far entrare indiscriminatamente tutti. L’esperienza di un anno fa è la traccia sulla quale si sta muovendo per mantenere comunque il clima della festa. Forse perché potrebbe essere la sua ultima Madonna del Conforto da Vescovo? Come sul resto è un passaggio che neanche considera.

«Metto a disposizione il mio mandato come devo fare: a questo punto affido tranquillamente la scelta al Papa, come è giusto che sia». Un po’ perché forse sotto sotto non esclude possa anche arrivare una proroga, bene o male è uno degli scenari realistici dietro ogni lettera di dimissioni presentata al Pontefice. E un po’ perché sa bene che anche in caso contrario è comunque una staffetta dai tempi non brevi.

Prima deve arrivare una risposta, poi c’è la nomina del successore. E la nomina precede comunque l’ingresso solenne in Cattedrale di diversi mesi, che variano a seconda delle situazioni. E fino ad allora Fontana resterà a tutti gli effetti alla guida della chiesa aretina. Nel suo caso l’ufficialità della nomina era arrivata il 16 luglio di quel 2009 fatidico: e l’ingresso in Cattedrale era comunque slittato al 13 settembre.

E allora c’era una chiesa grande, quella di Perugia, ad attendere il suo nuovo Vescovo: Gualtiero Bassetti, il predecessore di Fontana. Destino vuole che le loro strade si incrocino ancora, perché perfino a Perugia c’è in vista una scelta sull’erede del presidente della Cei. Anche Bassetti aveva mandato la stessa lettera di dimissioni, a 75 anni in punto. E fra tre mesi ne compirà 80: hai visto mai?