REDAZIONE AREZZO

Sport, passione vissuta insieme. Inclusione e benessere a braccetto

L’attività agonistica ci insegna a essere migliori: come diventare persone prima di atleti. CLASSE 1 B - SCUOLA MEDIA MARCELLI - FOIANO.

Un disegno per raccontare la passione per lo sport realizzato dagli alunni della 1 B

Un disegno per raccontare la passione per lo sport realizzato dagli alunni della 1 B

Lo sport è fondamentale per tutti, ma in particolare per i ragazzi: è quell’attività che sviluppa le capacità fisiche e psichiche dell’individuo. Lo sport fa parte della cultura della società, sia per chi lo pratica che per chi vi assiste come spettatore, e tra i più importanti ci sono il basket, il tennis, il calcio, che sono seguiti da milioni di persone.

Nello sport si condivide insieme il gioco e l’ansia della gara, si assiste ai miglioramenti dei compagni di squadra, si hanno gli stessi obiettivi da raggiungere insieme. Si è tutti uguali e al tempo stesso ognuno dà il proprio contributo. C’è poi un aspetto molto bello: il tifo reciproco e il rispetto del talento di ciascuno.

Nelson Mandela diceva che lo sport ha il potere di cambiare il mondo, di suscitare emozioni, di ricongiungere le persone come poche altre cose. Se pratichiamo sport correttamente, sono molti i benefici che otteniamo; i principali effetti dello sport a livello psico-sociale sono questi: l’attività fisica stimola gli incontri culturali e sociali; la partecipazione ad attività sportive porta a nuove amicizie, permettendo di allargare la propria rete di conoscenze.

Una costante attività fisica previene inoltre ansia e stress, scioglie le tensioni muscolari e favorisce il sonno, portando a un maggiore buon umore nelle proprie giornate. Lo sport serve anche ad insegnare il rispetto per i compagni: oggi sono molti i giovani che vivono una crisi d’identità con sentimenti di insicurezza, vulnerabilità e fragilità. Ed è proprio in un contesto simile che lo sport ha un ruolo centrale: ancora prima di diventare atleti, insegna ad essere delle persone.

Ma se si parla di educazione in riferimento allo sport, un buon educatore sportivo deve stimolare sempre di più l’autostima dei ragazzi, premiando i risultati in cui si vedono dei miglioramenti. L’allenatore è, quindi, la figura più importante per i giovani. Un punto di riferimento, che vista l’età dei ragazzi si va a posizionare tra il tecnico sportivo e l’insegnante, attento non solo alla parte agonistica ma alla crescita e alla maturazione di vita.

Una figura che si va ad aggiungere a quelle che già seguono i ragazzi nella loro crescita: un’esperienza diffusa tra quanti fanno sport o seguono un’attività agonistica nei vari campi fin da bambini. In un equilibrio che diventa determinante in una fase delicatissima dell’adolescenza.