REDAZIONE AREZZO

Stalker, il grido d’allarme: "Aiutateci: siamo stufi". Un paese sotto scacco

"C’è chi si è trasferito per paura di madre e figlia", dicono a Badia Prataglia. Il macellaio: "Alla loro vicina di casa portavo io la spesa: era terrorizzata".

"C’è chi si è trasferito per paura di madre e figlia", dicono a Badia Prataglia. Il macellaio: "Alla loro vicina di casa portavo io la spesa: era terrorizzata".

"C’è chi si è trasferito per paura di madre e figlia", dicono a Badia Prataglia. Il macellaio: "Alla loro vicina di casa portavo io la spesa: era terrorizzata".

di Luca Amodio e Serena Convertino BADIA PRATAGLIA "Dateci una mano, perché non ne possiamo più". È un grido d’aiuto quello che rivolgono alla stampa i cittadini di Badia Prataglia, il borgo di montagna salito a onor di cronaca per la vicenda delle due stalker. Una situazione di disagio che continua a creare non pochi problemi non solo al signor Zignani, perseguitato con 50 carri funebri spediti a domicilio nella sua Cesena, ma anche in paese. "Le signore quando sono in paese sembrano tranquille, ma dentro le mura di casa loro è tutta un’altra storia".

Sì perché è proprio dalla casa in una via periferica del borgo che madre e figlia organizzano dispetti di ogni tipo ai danni dei malcapitati. Alberto Marri, macellaio del paese, racconta di vicini di casa impauriti e costretti al trasloco. "Ben due famiglie, sicuramente. Ricordo bene una mia cliente, che era costretta a farsi portare la spesa fino a casa per evitare di cadere vittima di dispetti e attacchi di vario tipo". Dagli insulti alla violenza fisica, Alberto non è il primo a raccontarci episodi assurdi. Sassi, candeggina e patate congelate. Dalle finestre di casa delle due donne vola un po’ di tutto a danno dei presi di mira o anche solo dei passanti. "Che poi a vederle non penseresti mai che fanno quelle cose - e invece, - sarà almeno trent’anni che fanno così". Come quella volta in cui arrivarono al bar del paese i tecnici per un guasto che non c’era mai stato. O come quando, racconta una signora, si rischiava di essere assaliti dal cane delle due donne, aizzato nella speranza che mordesse. Chi le incontra tutti i giorni per le compere in paese e chi la ricorda per episodi specifici.

Il commerciante Lucio Marri, parla di abitudini ordinarie: "Vengono tutti i giorni, anche due volte al giorno, e fanno la spesa. Pagano regolarmente e sembrano tranquille, sono passate di qui solo pochi minuti fa". Una calma apparente che non distoglie dal problema reale. "La situazione va avanti da oltre trent’anni. Chi doveva ha denunciato e non è cambiato niente. Siamo stanchi di raccontare senza vedere conseguenze". Un clima di paura che non vede una fine. Nel fine settimana, mamma e figlia sono state viste in un punto vendita Euronics mentre compravano, pare, nuove sim card per i cellulari.

Un paese in ostaggio e dei cittadini in attesa di una svolta. Chi le conosce da molti anni parla di una situazione triste, di disagio, ma per cui non vale la pena mettere la faccia: il paese è piccolo e "loro sono vendicative".