Se a breve arriverà un riavvicinamento delle aliquote per benzina e diesel per i fumatori il rincaro si è già palesato. I rincari riguardano 63 marche di sigarette e 37 di sigari, ma anche il tabacco trinciato. Gli aumenti si differenziano poi in base alla marca e alla tipologia di prodotto (sigarette, sigari o trinciati), ma la variazione incide sul prezzo dei pacchi da 20 confezioni nell’ordine di 10-15 euro, in pratica poche decine di centesimi per ogni singolo pacchetto. I rincari non toccano tutte le marche ma la stragrande maggioranza e di certo le più note, dalle Marlboro alle Philip Morris, dalle Merit alle Diana e Chesterfield. Diversi gli incrementi per marchio e tipologia di prodotto, con le "bionde" che fanno registrare rincari medi nell’ordine di circa 20 centesimi a pacchetto, portando alcune tipologie di Marlboro a costare 6,50 euro per singola confezione. Si tratta comunque di incrementi di pochi centesimi con i marchi e i prodotti interessati che sono consultabili tramite la tabella completa riportata sul sito dell’Agenzia delle dogane e monopoli.
Gli aumenti dei tabacchi sono rimasti quelli previsti dalla legge di Bilancio del 2023 e poi ritoccati dalla Manovra dell’anno successivo che ha disposto un incremento dell’accisa sulle sigarette. In particolare, la legge di Bilancio 2024 è intervenuta sulla componente fissa che forma una parte dell’accisa, salita da 28,20 euro ogni mille sigarette a 29,50 dal 2025.