
Ieri mattina il reliquario è stata trovato aperto, con la la statua raffigurante la Madonna finita a terra in mille pezzi.
di Laura Lucente MARCIANO Atto vandalico o evento fortuito? Sono queste le ipotesi messe in campo per cercare di far luce su quanto accaduto alla cappellina che si trova sulla rotonda di Cesa. Ieri mattina il reliquario è stata trovato aperto, con la la statua raffigurante la Madonna finita a terra in mille pezzi. Intatta, invece, la cassetta contenente le offerte. La segnalazione del gesto è arrivata da Nicola Gentile, consigliere comunale di minoranza a Marciano della Chiana che in un post sui social ha denunciato quanto accaduto chiedendo di far luce al più presto. Gentile ricorda che quanto accaduto arriva a a pochi mesi di distanza da quello ai danni del presepe allestito davanti alla chiesa di San Michele Arcangelo e Santa Lucia a Cesa. Qui buontemponi avevano preso di mira le statue raffiguranti la Madonna e il bue che erano state rubate. "Non sopportiamo più queste violenze", tuona Gentile. "Marciano è un paese civile è così deve rimanere. L’attacco alla capellina sita sulla rotonda di Cesa è un ulteriore conferma che qualcosa non sta funzionando. Dopo il furto delle statue del presepe, questo atto vandalico con furto è da definire un attacco alla nostra religione e cultura. Nell’incontro programmato con il prefetto affronterò anche questo tema. Ora pretendo una reazione forte da parte dell’amministrazione e delle forze dell’ordine". Ma l’amministrazione comunale, a stretto giro di posta, getta acqua sul fuoco in attesa di ulteriori verifiche. "Le forze di Polizia Municipale si sono immediatamente recate sul posto per verificare la situazione", conferma la sindaca Maria De Palma. "Da un primo riscontro, risulta che la statua sia caduta, ma senza alcun segno di manomissione o danno ad altri elementi presenti, compresa la cassetta delle offerte. Al momento, non è possibile stabilire con certezza se si sia trattato di un atto intenzionale, di una disattenzione accidentale o di un evento fortuito, magari causato dall’ingresso di un animale all’interno della cappella. Per questo motivo, la Polizia Municipale ha suggerito al parroco di sporgere denuncia, così da consentire eventuali approfondimenti sulle cause dell’accaduto". Poi il primo cittadino risponde al consigliere Gentile: "pur riconoscendo il dispiacere per il danno arrecato a un simbolo religioso caro alla comunità, riteniamo opportuno evitare giudizi affrettati o accuse che possano alimentare divisioni. Non c’è alcun elemento che lasci pensare a un attacco deliberato contro la nostra religione o la nostra cultura, come qualcuno vorrebbe far intendere. La comunità di Cesa è salda, legata ai propri valori e simboli, e l’Amministrazione comunale continuerà a vigilare con attenzione, senza creare fazioni o alimentare tensioni, ma con l’unico obiettivo di garantire tutela e supporto a tutti i cittadini".