
Marco Stella, 53 anni, coordinatore regionale di Forza Italia ieri ad Arezzo
L’occasione sarebbe la presentazione del patto tra Forza Italia e l’associazione E-Lab di Lucia Cherici e Vincenzo Totaro all’hotel Minerva. Ben presto, però, le parole di Marco Stella, segretario regionale degli azzurri presente alla firma, si prendono la scena. Già perché Stella lancia un altolà, senza se e senza ma, alla candidatura alla presidenza della Regione del sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi. Posizione non nuova per il numero uno in Toscana di Forza Italia (che è a sua volta il candidato del partito insieme al vice segretario nazionale Deborah Bergamini) ma l’avvicinarsi delle elezioni tra la fine dell’estate e l’autunno rendono necessaria una sintesi nel centrodestra che i concetti espressi ieri da Stella rendono quanto mai incerta.
"Alessandro Tomasi non è il candidato di centrodestra alla presidenza della Regione – scandisce Stella rispondendo alle domande dei giornalisti – non è di certo il candidato di Forza Italia ma in questo momento solo di Fratelli d’Italia, visto che la Lega candida la consigliera Elena Meini. Avere quattro candidati è una ricchezza per il centrodestra ma allo stesso tempo dobbiamo arrivare al più presto alla sintesi perché c’è una partita importante da giocare, anche se molto difficile da vincere".
Stella non si ferma ed elenca i vari passaggi che hanno portato allo stallo attuale, anche se naturalmente le candidature nelle sei Regioni dove si vota saranno poi decise in un tavolo nazionale: "Prima abbiamo chiesto le primarie – continua il segretario regionale azzurro – poi abbiamo chiesto un sondaggio e infine un confronto in tv: Fratelli d’Italia ci ha sempre risposto di no. Se c’è qualcuno che vuole davvero vincere le elezioni per cambiare la Toscana questo è Forza Italia. Ho scritto qualche giorno fa a tutti i consiglieri e parlamentari per iniziare la partita confrontandoci tra noi e poi con i cittadini a cui poco importa chi sarà il candidato ma che questa terra mal governata cambi finalmente governo".
A chi gli chiede perché Tomasi non abbia le carte in regola per rappresentare un centrodestra unito, Stella risponde così: "Serve un candidato moderato, un candidato liberale, noi abbiamo sottoscritto la Carta di Stazzema senza il minimo dubbio perché abbiamo fatto i conti con il passato e il presidente Berlusconi è stato uno dei primi che ha riconosciuto la lotta di Liberazione in questo Paese. Io credo che per vincere in Toscana, una terra estremamente difficile, Forza Italia abbia i candidati migliori, quelli più autorevoli, a partire dall’onorevole Bergamini. Di certo dobbiamo presentarci agli elettori uniti: è la lezione di Berlusconi che ha creato il centrodestra in Italia e se oggi abbiamo Giorgia Meloni premier lo dobbiamo proprio all’intuizione del nostro fondatore".
A fare da contraltare a Stella ma anche al vice commissario regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci che aveva attaccato Tomasi ("il suo triplo ruolo è una iattura: ottemperare ai doveri di sindaco di Pistoia, coordinatore regionale del partito e candidato governatore non gioca a nostro favore. Da parte sua mi aspettavo un maggiore attivismo") ci pensa il deputato valdelsano Francesco Michelotti, anche lui vice commissario regionale dei meloniani: "Dopo il ministro della Cultura Alessandro Giuli, anche il ministro agli Affari Europei Tommaso Foti ha incoronato Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia, candidato governatore alle elezioni regionali in Toscana. L‘esecutivo nazionale ci sembra ormai coeso su Tomasi: auspichiamo per questo che entro la fine del mese tutto il centrodestra chiuda sul suo nome".