
Stella di David sui muri del Comune: "È il gesto compiuto da un incivile"
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Stelle di David sulla facciata del municipio e su alcune reti di recinzione del giardino Guinigi a Laterina. Mani ignote nella notte di sabato scorso hanno vergato con una bomboletta spray tre simboli della civiltà e della religione ebraica, diventati però durante la Seconda guerra mondiale l’emblema di un’identificazione etnica preludio alla Shoah. Il sindaco Jacopo Tassini ha classificato il gesto come l’ennesimo atto vandalico messo a segno nel territorio, "una dimostrazione di una totale mancanza di rispetto verso i beni comuni da parte di qualche sconosciuto", ha scritto sul suo profilo Facebook. "Non è questo il luogo per entrare nel merito della drammatica situazione che il Medio Oriente sta vivendo – ha proseguito - e sull’idea che ognuno possa aver maturato su una vicenda così complessa; imbrattare con la vernice un muro è solamente un gesto compiuto da qualcuno che difetta totalmente di rispetto verso la comunità e di senso civico". E del resto non è la prima volta che i soliti ignoti colpiscono nel paese. Nel settembre scorso era stato segnalato un nuovo danneggiamento alla staccionata in legno di via dell’Amore appena restaurata dopo un altro blitz del genere. Il primo cittadino aveva annunciato un giro di vite nei controlli e il potenziamento della rete di videosorveglianza con l’installazione di altre telecamere, ritenute un utile deterrente contro i vandali e un supporto indispensabile per le indagini.
Quest’ultimo episodio tuttavia ha il sapore di un affronto alla storia del borgo che ha ospitato il campo "PG 82", prima di prigionia per gli angloamericani e, dopo la Liberazione, per tedeschi e repubblichini e trasformato tra il 1948 e il 1963 in una delle più grandi strutture di accoglienza profughi in fuga da Venezia Giulia, Dalmazia, Dodecaneso e, da metà anni 50, dall’Africa settentrionale, Libia e Tunisia.
Ogni anno Laterina celebra i valori della memoria senza colore, ancora oggi testimoniati dalle baracche rimaste, e da tramandare alle nuove generazioni. Biasimo immediato per l’accaduto è stato espresso da Insieme per Laterina Pergine Valdarno che definisce "raccapriccianti e non degne di un Paese civile" le immagini apparse. "Chiunque le abbia fatte – commenta il gruppo consiliare di centrosinistra - è convinto che l’odio e la violenza siano validi mezzi per risolvere i conflitti. Non sappiamo chi sia stato, giovane o meno giovane non importa, ma siamo sicuri che l’ignoranza, la maleducazione e la non conoscenza dei fatti storici purtroppo non abbiano età. Condanniamo fortemente questi gesti, specialmente in un momento storico come questo e ci auguriamo che non si ripetano più, che gli autori si scusino con la comunità e che porgano rimedio al danno fatto. Dobbiamo tornare a raccontare nel nostro Paese la storia dell’ultimo secolo e iniziare ad insegnare a tutti il rispetto per le cose e il patrimonio comune".