LAURA LUCENTE
Cronaca

Strage di Falzano, la cerimonia: "Mio padre non ha rancore". Parla il figlio dell’unico superstite

A parlare alla commemorazione è Massimo Massetti figlio di Gino, scampato dell’eccidio. L’appuntamento per ricordare le vittime è stato riproposto ancora nel piccolo paesino . .

Strage di Falzano, la cerimonia: "Mio padre non ha rancore". Parla il figlio dell’unico superstite

Strage di Falzano, la cerimonia: "Mio padre non ha rancore". Parla il figlio dell’unico superstite

"Questa tragedia lo ha accompagnato tutta la vita. Il dolore di quei momenti lo ha portato con sé da sempre e l’ha vissuto con molta dignità. Dignità che ha accompagnato la crescita mia e di mio fratello e per questo ci sentiamo molto fieri di appartenere a questa comunità. Mio padre non ha mai espresso rancore per nessuno, ma sempre solidarietà. Tiene molto a questa memoria. Avrebbe voluto essere qui ma i suoi problemi di salute non glielo hanno permesso, perché è davvero molto fragile".

Le parole di Massimo Massetti, figlio di Gino unico superstite dell’eccidio di Falzano, riecheggiano nel silenzio di una cerimonia semplice e partecipatissima. L’appuntamento per onorare le vittime di uno spaccato di storia difficilissimo, è stato riproposto ancora nel piccolo paesino della montagna cortonese all’ombra dei tigli e dei cipressi che proteggono il monumento ai caduti e l’edicola alla Madonna, ambedue costruite con le pietre rimaste della piccola casa che i tedeschi in ritirata fecero saltare in aria con dentro 12 prigionieri rastrellati a caso. Era il 27 giugno del 1944, quando si consumò la strage. 80 anni dopo il ricordo è condiviso anche con la città di Ottobrun, che ha dato i natali a Josef Scheungraber, ex ufficiale degli alpini tedeschi riconosciuto autore della strage cortonese. Thomas Loderer sindaco della città tedesca che oggi è legata a stretto filo a Cortona grazie ad un gemellaggio tra gli istituti superiori Luca Signorelli e la Scuola "Montessori" di Ottobrunn, ha voluto essere presente alla cerimonia accanto al collega Luciano Meoni. "Vi ringrazio per avermi invitato a partecipare a questa commemorazione. Che i nostri paesi non vivano più in discordia tra loro e contribuiscano invece a rendere l’Europa e il mondo più pacifici". Le celebrazioni organizzate dall’amministrazione insieme all’associazione Organi storici e dalla cooperativa Montagna cortonese, sono iniziate con una messa animata dalla corale Laurentiana e presieduta dal Vescovo Andrea Migliavacca che ha richiamato l’attenzione religiosa sul diritto delle persone e dei popoli alla pace, alla fraternità, alla solidarietà e al rifiuto della violenza e della guerra.

Presenti anche l’assessore di Castiglion Fiorentino Francesca Sebastiani e il vicepresidente della Regione Toscana Marco Casucci legato a stretto filo alla strage cortonese avendo perso qui la nonna Francesca.