Stragi naziste. Nuova data per il processo

Il processo sulle stragi di Cavriglia, compiute dai nazisti nel luglio 1944, è stato rinviato al 3 giugno 2025 per la fase delle conclusioni. Si attende la sentenza finale dopo oltre un anno, nell'ambito di una class action per il risarcimento delle vittime.

C’è una nuova data per il processo sulla stragi di Cavriglia, gli eccidi operati dai nazisti tra il 4 e l’11 luglio 1944. Nell’udienza del 2 aprile, infatti, il giudice del tribunale di Firenze ha rinviato la causa all’udienza di precisazione delle conclusioni, che è stata fissata per il 3 giugno 2025. Si tratta dell’ultima udienza prima dell’emissione della sentenza, il momento in cui le parti formulano le rispettive istanze. Si dovrà pazientare ancora per oltre un anno, dunque, prima di capire quali saranno le tempistiche per il verdetto di quella che nel 2023 ha assunto le forme di una vera e propria class action dei cavrigliesi - in cinquanta hanno risposto all’appello del sindaco Degl’Innocenti O Sanni - contro la Germania per il risarcimento ai familiari delle vittime. I tempi per ottenere una sentenza, in ogni caso, non saranno brevi e si ipotizza che l’epilogo non arrivi prima di 3 anni. L’iniziativa è partita dopo l’emanazione di un decreto legge del 2022 che ha istituito, nell’ambito del Pnrr, un fondo da 61 milioni di euro per il ristoro dei danni per crimini di guerra e contro l’umanità causati in Italia dalla Germania nazista tra il 1939 e il 1945. I 120 discendenti ed eredi delle vittime sono rappresentati dagli avvocati Gabriele Dalle Luche di Pietrasanta, Aldo Baldaccini e Andrea Di Porto di Roma, il pool di legali che segue fin dall’inizio la causa collettiva, il primo vero processo per dei massacri a lungo dimenticati. Lo Stato tedesco non si è costituito e nei suoi confronti il procedimento proseguirà in contumacia. Come parte avversa c’è l’Avvocatura dello Stato, chiamata a tutelare gli interessi del Ministero dell’Economia, accertando l’effettiva coerenza delle richieste, visto che gli indennizzi verranno erogati con fondi Pnrr. "Per le stragi commesse nel nostro territorio fin qui non sono mai stati imbastiti processi, tranne quello penale al generale Schmalz del 1951 che venne poi assolto. Adesso ci aspettiamo finalmente un’inversione di rotta" aveva affermato il primo cittadino.