
Presentata l’iniziativa che mira a riorganizzare le attività per favorire l’integrazione
Nuovi servizi per l’inclusione degli stranieri grazie alla coprogettazione tra la Conferenza dei sindaci del Valdarno ed enti del terzo settore. Presentata ieri mattina, l’iniziativa vede come capofila il Comune di San Giovanni e mira a riorganizzare le attività sul territorio per favorire integrazione, supporto legale, abitativo e lavorativo con sportelli diffusi e un centro di ascolto potenziato con tecnologie offerte dal telefono e dalle app per rendere le prestazioni più capillari e facilmente accessibili.
Numerose le novità compresa l’introduzione della figura dell’operatore di comunità che dovrà incentivare i percorsi inclusivi concentrandosi sui contesti di vita e non solo sui cittadini di altra nazionalità. La collaborazione tra Comuni, Asl e associazioni Betadue, Fondazione Giovanni Paolo II, Oxfam e Arci ha valorizzato competenze e conoscenze di ognuno, è stato spiegato, dando modo di studiare soluzioni concrete e condivise e rivolgendo particolare attenzione alle azioni comunitarie, per stimolare l’integrazione dei migranti nel contesto sociale e culturale locale.
Aumenteranno ad esempio i corsi di italiano e i momenti di sensibilizzazione e informazione in ambito sanitario così da migliorare l’accesso alle prestazioni e promuovere una maggiore consapevolezza sui diritti e le opportunità. Il tutto accompagnato da monitoraggio e analisi dei bisogni, attraverso report che raccoglieranno dati utili ad ottimizzare la gestione delle politiche sociali.
"È la prima volta che riusciamo a sviluppare un progetto di questa natura", ha dichiarato la presidente Valentina Vadi ringraziando i soggetti e gli enti coinvolti. "Un importante risultato che rappresenta il secondo successo dopo il progetto ‘Diritti al lavoro Valdarno’, finanziato con 800 mila euro per l’inclusione sociale e l’occupazione delle persone vulnerabili".