CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Studente in missione da Mattarella. Il nonno: "Orgoglioso di mio nipote"

Il maestro storico del paese racconta con fierezza uno studio che il giovane ha esposto al presidente. Ilan Alhaj vive in Francia: è figlio di un palestinese e ha ricostruito la vicenda delle balie italiane a Marsiglia. .

Il Capo dello Stato ha ricevuto l’onorificenza accademica di dottore «honoris causa» dall’Università di Aix-Marseille, qui nella foto insieme a Ilan Alhaj

Il Capo dello Stato ha ricevuto l’onorificenza accademica di dottore «honoris causa» dall’Università di Aix-Marseille, qui nella foto insieme a Ilan Alhaj

Ha salutato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della sua recente visita a Marsiglia e gli ha illustrato il contenuto di una cartolina d’epoca. L’onore, guadagnato sul campo, è toccato a un giovane studente residente ufficialmente a Monterchi, ma che vive con la famiglia nella città francese. Si chiama Ilan Alhaj, è nato a Città di Castello, ha 17 anni e mezzo e, dopo aver terminato gli studi nella sezione italiana del liceo, frequenta adesso la scuola di formazione europea che si trova appunto a Marsiglia. Il padre è di origine palestinese; la madre, Annaluna, è figlia del maestro Antonio Rolle, insegnante elementare a Monterchi da poco in pensione, che abita nella frazione di Borgacciano e che è conosciuto anche per la sua straordinaria collezione di burattini. Anagrafe italiana, quindi, per Ilan, che ha vissuto a Monterchi e che spesso vi torna, specie nel periodo delle vacanze, per fare visita ai nonni materni; non solo: quando un domani avrà diritto di voto, potrà esercitarlo proprio nel Comune delle Valcerfone. Come noto, il Capo dello Stato ha ricevuto l’onorificenza accademica di dottore "honoris causa" dall’Università di Aix-Marseille; Ilan, scelto fra gli studenti meritevoli, è stato relatore della situazione assieme a due ragazze (ciascuno ha parlato separatamente) e la fotografia contenuta nella cartolina sottoposta all’attenzione di Mattarella - risalente all’inizio del XX secolo - rappresenta una scena di vita a Marsiglia, dove numerose donne del nostro Paese erano impiegate come domestiche dalle ricche famiglie della città. Le balie venivano a dare il latte a benestanti neonati marsigliesi, abbandonando i loro piccoli a chi poteva allattarli al paese. Il click è stato eseguito di mattina, con le balie delle famiglie borghesi che vestono i ragazzi ed escono per andare sulla piazza del Palazzo di Giustizia.

Giovane All’improvviso arriva un uomo, che porta tra le braccia una grande cassetta di legno; installa il suo materiale e il tempo improvvisamente si ferma. Il fotografo rialza la testa, i bambini ripartono a giocare e la vita riprende. "All’inizio mi ha confessato che era comprensibilmente emozionato – ha detto il nonno Antonio, dopo aver parlato con il nipote – poi però si è sciolto al punto tale che, pur avendo sotto mano una traccia scritta, ha finito con lo spiegare "a braccio" il significato di quella foto. Mi ha anche confidato il suo enorme piacere nell’aver potuto stringere la mano al nostro Presidente, che ha espresso compiacimento nei confronti dei ragazzi. Di questo siamo fieri anche noi, trattandosi di un nipote che ha deciso di frequentare una scuola speciale".