SONIA FARDELLI
Cronaca

Subbiano, resa dei conti. Una poltrona per cinque

Mattesini: "Progetti fondamentali". Lucacci: "Priorità Santa Mama e strade". Maggini: "Ridurre le tasse". Ricci: "Centro e sanità". Bianchi: "Stop paralisi".

Subbiano, resa dei conti. Una poltrona per cinque

Subbiano, resa dei conti. Una poltrona per cinque

Ultime battute per i cinque candidati a sindaco a Subbiano. Cerca il bis il primo cittadino uscente Ilaria Mattesini (Insieme per Subbiano) e si candida anche l’ex sindaco Ilario Maggini (Subbiano ripartire si può), che ha già fatto due mandati. In lizza ci sono anche l’ex presidente del consiglio comunale Luca Bianchi (Per Subbiano e le sue frazioni), Mirella Ricci (Subbiano in movimento), ex vice presidente della Provincia di Arezzo ed Ezio Lucacci (Centrodestra per Subbiano), candidato dei partiti di centrodestra.

Ilaria Mattesini punta anche sull’esperienza amministrativa acquisita in questi cinque anni: "Chiedo fiducia ai cittadini di Subbiano perchè, con una squadra in parte rinnovata, possiamo garantire oggi una maggiore competenza. Progetti importanti ci attendono: la ristrutturazione del palazzo comunale e la riqualificazione del centro storico, saranno un obiettivo importante da realizzare nei prossimi cinque anni".

Ilario Maggini, è stato sindaco di Subbiano già due volte. "Sono stato sindaco dieci anni fa e il nostro comune era il più virtuoso d’Italia, adesso non è più nemmeno in classifica. Non solo: Subbiano non è più il luogo sicuro che era. Il mio obiettivo è quello di essere il sindaco di tutti e stare sempre a contatto con la popolazione. Ricostruire il centro storico e le frazioni, cercando anche incentivi per rifare le facciate dei palazzi. E poi aiutare i piccoli commercianti con riduzione delle tasse e incentivi".

Mirella Ricci, ex presidente della Provincia punta sulla riqualificazione del centro storico e sul potenziamento dei servizi sociosanitari: "Le priorità più importanti per Subbiano sono due. Progettare per ottenere risorse per riqualificare il centro storico. L’altra priorità è quella di creare servizi per i giovani, per gli anziani e per le famiglie. Centri diurni, ma anche luoghi di incontro come ad esempio una biblioteca multimediale, dove si possono incontrare più generazioni. Il nostro simbolo è rappresentato da un giovane e un anziano che si guardano per costruire il futuro, ma avendo radici nel passato. Non vogliano che Subbiano continui ad essere un paese dormitorio, ma una porta verso il Casentino e verso Arezzo".

Luca Bianchi, 52 anni, ingegnere, porta in primo piano il cambiamento. "La priorità per Subbiano è quella di superare l’attuale immobilismo. Ci sono piani urbanistici da approvare e bisogna lavorare per migliorare il decoro urbano. Un’altra priorità è quella di fare urgentemente un bando per l’assegnazione dello stadio da calcio".

Ezio Lucacci concentra l’attenzione sul decoro del centro storico: "Serve una maggiore pulizia delle strade ed una cura del verde. Adesso ci sono erbacce ovunque. Una questione che mi sta particolarmente a cuore è quella di Santa Mama con la viabilità e il sottopasso. Serve tanta attenzione per tutte le frazioni per far sì che abbiano servizi e non subiscano il fenomeno dello spopolamento".