CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Sulle vie dell’artigianato. Dal tombolo alla ceramica. La riscoperta dei tesori

I ricami disegnati con i fuselli, l’arte dell’intarsio, al vetro lavorato a mano. Ogni tappa sarà una sorpresa per i visitatori, dalla rilegatura alla gioielleria.

L’inaugurazione con le istituzioni, tra questi il sindaco e prefetto

L’inaugurazione con le istituzioni, tra questi il sindaco e prefetto

Per ciò che riguarda lo specifico settore economico, è la manifestazione più importante che si tiene in provincia di Arezzo. Ma anche a livello generale è uno fra gli eventi più qualificanti che dà lustro al territorio e alla Toscana. La Mostra Mercato dell’Artigianato della Valtiberina Toscana tocca le 50 edizioni e si tratta di un traguardo rimarchevole anche in altri ambiti. Tutto ha avuto inizio nel 1976 sotto la galleria "Girolamo Magi" e già dopo pochissimi anni gli organizzatori avevano capito che il pregio della produzione fatta a mano avrebbe potuto contare su un valore aggiunto eccezionale: la bellezza del borgo medievale di Anghiari, che ogni anno saluta la primavera riaprendo vecchi fondi e botteghe nei quali sistemare gli operatori e creando un preciso percorso per il visitatore che vuole godersi una sana giornata in uno dei centri più suggestivi dell’intera regione. Anghiari è quindi una vetrina preferenziale per le eccellenze artigiane, che negli ultimi venti anni non sono più di provenienza esclusivamente locale; anzi, la rassegna ha assunto una dimensione sempre più nazionale - con la presenza di prodotti tipici di altre zone della nostra bella Italia - e allo stesso tempo non è rimasta un qualcosa di sostanzialmente statico: l’artigiano è protagonista non soltanto come espositore o venditore, ma anche e soprattutto come esecutore in diretta dei suoi pezzi unici. Lo sarà soprattutto in questa edizione, la 50esima, per inviare in maniera ancora più forte il suo messaggio: l’artigianato è il tessuto forte dell’economia italiana, è l’espressione di un genio italiano che non tutti possiedono e quindi deve far presa su chi (parliamo di giovani in particolare, ai quali sarà rivolto il convegno del 28 aprile) ha un talento da mettere a frutto e supportare, in modo tale da garantire continuità a nobili mestieri e arti, altrimenti a rischio di scomparsa.

E di mani abili non si potrà mai fare a meno. Vale per chi modella il legno come la pietra, il ferro come il vetro e anche per settori quali oreficeria, ceramica, sartoria e alimentare, scusandoci con chi abbiamo dimenticato. Non a caso, quindi, nel 2024 l’Ente Mostra ha deciso di affidare la direzione artistica della kermesse a Paola De Blasi, figura giovane e dinamica, in grado di sintonizzare la tradizione con i tempi di oggi e di puntare sull’elemento chiave del momento: la comunicazione. La Mostra Mercato dell’Artigianato aveva compiuto in passato i suoi salti di qualità, ma anche in vista del suo mezzo secolo di esistenza aveva bisogno di un restyling concettuale, che Paola De Blasi ha già iniziato ad attuare lo scorso anno. L’edizione numero 50 è allora quella delle tante masterclass, per cui non ci si limita più a guardare e ammirare, ma si può toccare con mano la realtà su più fronti. Questa la differenza con il passato: si comincia oggi, 25 aprile, in linea con il periodo classico dopo che la cerimonia protocollare è andata in scena ieri con un "padrino" locale molto conosciuto: il cavalier Valentino Mercati.