di Gaia PapiAREZZOLo stadio attendeva solo l’ok della politica. E ieri è arrivato. Il Consiglio Comunale, su proposta dell’assessore all’urbanistica Francesca Lucherini, ha dichiarato di "pubblico interesse", all’unanimità dei 26 presenti, il progetto di riqualificazione dello stadio presentato dalla società Arezzo Calcio. Tutto è pronto per far sorgere sulle ceneri dello stadio attuale ("vetusto e inadeguato", come l’ha descritto il sindaco Alessandro Ghinelli) un gioiellino da 12.506 posti a sedere tutti coperti. Previsti inoltre nuovi skybox, servizi accessori come biglietteria, uffici, sala convegni, sala stampa, palestra, spogliatoi, locali medici e per gli arbitri, punto ristoro e bar, sala polifunzionale, ristorazione e servizi commerciali, uffici e spazi per eventi, pannelli fotovoltaici per l’autosufficienza energetica e la produzione di energia. Il progetto di ristrutturazione risponde alla necessità di raggiungere un migliore livello di sicurezza e all’esigenza di sostituire il vecchio stadio monofunzionale con uno più moderno e in grado di ospitare eventi non sportivi come gli spettacoli e di generare ricavi. "Gli interventi saranno svolti per fasi successive in modo da non compromettere la disputa delle partite e alla fine del percorso avremo un impianto omologato perfino per la serie A" ha rilevato Lucherini. Impianto all’inglese, con tribune a ridosso del campo e spazi di relazione al coperto. L’intento è cominciare i lavori a inizio del prossimo anno e terminarli nel 2030. Da parte dei consiglieri comunali non sono mancate riflessioni e domande: sulle garanzie di compatibilità finanziaria e ammortamento della spesa da parte di Roberto Cucciniello, sull’adeguamento necessario della viabilità attorno alla struttura anche per impedire il passaggio dei tifosi ospiti dal centro da parte di Roberto Severi, sul costo dei biglietti, sul rispetto dei tempi, dei costi, della natura "pubblica" dello stadio e dei parcheggi attuali fruiti da chi frequenta le piscine per Michele Menchetti, sulla gestione della sicurezza a causa della vicinanza dello stadio al centro e alle abitazioni da parte di Francesco Lucacci. L’auspicio che il tutto finisca per il meglio e non si ripeta l’esperienza che ha coinvolto progetti del passato rimasti rendering, plastici o parole non seguite dai fatti è stato manifestato da Alessandro Caneschi e da Francesco Romizi.Il sindaco Ghinelli ha ricordato le parole del presidente della Lega di serie C Matteo Marani: "Marani si mostrò scettico sul cronoprogramma che gli illustrai ma io intesi rassicurarlo. Oggi posso dire, con soddisfazione, che stiamo rispettando quei tempi. Quali messaggi comunichiamo con questo voto? Intanto che ristrutturiamo lo stadio nel luogo dove attualmente sorge senza individuare un’area diversa. In secondo luogo che riconosciamo pubblica utilità a una struttura che prevede anche spazi commerciali, risvolto importante e che intendo sottolineare dopo che è rimasto un po’ in ombra durante il dibattito. Terzo: che Arezzo imbocca una strada senza dare adito a ripensamenti o retromarce".
CronacaSullo stadio avanti tutta. Dal consiglio comunale via libera al progetto: "Un valore per la città"