LAURA LUCENTE
Cronaca

Supermercati, arriva l’altolà. Fei: "Centro storico a rischio"

Il direttore aggiunto di Confcommercio si rivolge al Comune di Monte San Savino "Basta alle nuove aperture: meglio investire su attività di vicinato e servizi".

Catiuscia Fei lancia l’allarme di Confcommercio sui maxi poli commerciali

Catiuscia Fei lancia l’allarme di Confcommercio sui maxi poli commerciali

"No a nuovi supermercati, sì al recupero di aree dismesse con progetti che richiamino nuovi residenti e soddisfino esigenze diverse". L’appello arriva da Confcommercio ed è diretto all’amministrazione comunale di Monte San Savino. A farlo per conto dell’associazione di categoria è Catiuscia Fei direttore aggiunto di Confcommercio Firenze-Arezzo.

"Ci preoccupa fortemente la notizia dell’apertura di nuovi supermercati nel comune di Monte San Savino, a servizio di un’area che ormai da tempo a nostro giudizio è più che satura dal punto di vista del commercio alimentare", conferma Fei. Stando alle prime indiscrezioni una nota catena discount sarebbe in procinto di aprire un nuovo centro di distribuzione alimentare a valle del paese. Che andrebbe ad aggiungersi a quelli già esistenti. Già nel 2023 l’associazione di categoria aveva espresso perplessità sull’ultimo insediamento della grande distribuzione.

"Non abbiamo mai posto veti a priori, ma abbiamo sempre chiesto un’attenta valutazione per la salvaguardia degli equilibri economici della vallata", spiega ancora Fei. "Richiamare sul territorio investimenti di importanti strutture della distribuzione può essere una mossa vincente solo se ci sono i numeri giusti, in termini di bacino potenziale di clienti, di richiesta effettiva di servizi e di tenuta della rete imprenditoriale esistente, senza dimenticare. Altrimenti l’effetto cattedrale nel deserto è dietro l’angolo e le sue conseguenze non giovano a nessuno, né a chi non riesce a rientrare dai propri investimenti, né delle piccole imprese che sono state costrette a chiudere".

A preoccupare la Confcommercio, infatti, sarebbero gli effetti negativi che questo tipo di scelte potrebbero determinare sui centri storici che sarebbero penalizzati. "Queste operazioni speculative, creando maxi-poli commerciali nelle aree periferiche spostano l’interesse delle persone drenando vitalità ai nostri borghi", aggiunge Fei.

"È questa la via che vogliamo ancora percorrere? Molti paesi europei, dopo la sbornia per le grandi aree distributive dislocate fuori città, sono tornati sui propri passi. Dovrebbe servirci da monito per non fare gli stessi errori. Questa sorta di scivolamento verso il basso del paese non giova neppure allo sviluppo del turismo, che potrebbe ritrovarsi con borghi semivuoti e cristallizzati come musei senza vita".

Da qui la proposta in controtendenza: mettere da parte il commerciale, sperimentando nuove soluzioni per recuperare aree dismesse. "Penso a spazi per lo sport, per la socialità, per i giovani o anche per gli anziani, che in futuro avranno sempre più bisogno di servizi per mantenersi attivi o per ricevere assistenza", sottolinea il direttore aggiunto di Confcommercio Firenze-Arezzo. "Confidiamo che il Comune di Monte San Savino, che gestisce uno dei borghi gioiello della nostra provincia, terrà in considerazione le nostre istanze".