LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Supplenze boom, la carica dei precari. Solo nel sostegno 900 posti vuoti

Oggi escono le graduatorie, la macchina della scuola riparte. Rischio di inizio anno a cattedre scoperte

Supplenze boom, la carica dei precari. Solo nel sostegno 900 posti vuoti

Oggi saranno pubblicate le graduatorie provinciali per le supplenze. I posti di ruolo assegnati dal ministero alla provincia sono 250 su oltre duemila in Toscana

Oggi è il gran giorno per l’esercito dei supplenti. Escono le graduatorie provinciali e ciascuno potrà scoprire le posizioni. Ma è solo una tessera del mosaico della scuola, a un mese dall’avvio dell’anno scolastico. Passato Ferragosto ci sarà un’accelerazione della macchina organizzativa anche se da Roma la velocità di crociera è slow. Il rischio, paventato dai sindacati con la FLC Cgil in testa, è che si arrivi al suono della prima campanella con molte cattedre scoperte.

Di certo, c’è il numero di posti di ruolo destinati alla Toscana comunicato dal ministero: 2367.

La quota per Arezzo, fanno sapere dal provveditorato, è di 250 posti ai quali si aggiungono una cinquantina di posti su cattedere esterne, ovvero con le ore di insegnamento distribuite su due scuole. C’è poi il grande capitolo degli insegnanti di sostegno: qui la disponibilità è di 900 posti per supplenze. Priorità agli insegnanti che hanno la specializzazione, a ruota seguono quelli che hanno nel curriculum una esperienza di almeno tre anni nel sostegno ad alunni che necessitano di un tutor dedicato. Ma alla fine, il "campo largo" del sostegno finisce per comprendere anche gli insegnanti senza esperienza o titoli. Il motivo? Sono più i posti disponibili che i docenti formati a una funzione didattica specifica. E l’accesso alla specializzazione è a numero chiuso: "Abbiamo una formazione accademica di elevato livello con l’ateneo senese ma il punto è che da Roma il ministero fissa la disponbilità dei posti che ormai risulta assolutamente insufficiente rispetto alle necessità: aumentano infatti i casi di ragazzi che necessitano di percorsi didattici personalizzati", spiega Luisa Attaguile, segretaria provinciale della Flc Cgil Scuola. E se ci sono più posti disponibili che prof specializzati, le assegnazioni delle cattedre di sostegno possono aprirsi anche a chi non ha affrontato il percorso formativo.

Infatti, va considerato la quota - non piccola - di "docenti che per l’incarico annuale hanno espresso legittimamente la preferenza per il sostegno pur non avendo i requisiti previsti per le graduatorie del sostegno ", osserva Attaguile. L’altro campanello di allarme che la Flc Cgil suona a un mese dall’avvio dell’anno scolastico, riguarda l’incertezza che governa "le procedure concorsuali in corso dove l’eccessiva burocratizzazione voluta dal Ministero andrà a generare fino al 31 dicembre possibili cambiamenti di docenti che da una scuola passerebbero, come vincitori di concorso, ad altre scuole interrompendo un percorso di continuità didattica tanto decantata dallo stesso ministero".

E se lo scorso anno "già il primo di settembre i docenti avevano preso servizio, quest’anno non sappiamo se sarà possibile rispettare la tabella di marcia o se pure si andrà in classe con diverse cattedre scoperte. Il terzo tassello del mosaico scuola riguarda i collaboratori scolastici e gli amministrativi. Le scuole ne hanno bisogno ma manca il personale e pure su questo il sindacato accende il faro. "La scuola è una comunità educante della quale fa parte anche il personale Ata che svolge un ruolo importante. C’è una gravissima carenza di organico ed è il ministero ad autorizzare il numero di assunzioni. Per non parlare degli assistenti amministrativi che tra bandi e contratti portano avanti una mole di lavoro imponente. Ma i numeri non bastano".