"Tutto è nato in un giorno tra le mie foreste". Valdambra, sentieri silenziosi tra gli alberi secolari: è qui che Tamara Nofri fissa la bellezza della natura nei suoi scatti, è qui che ferma l’istante di una gara: atleti, certo, ma prima di tutto uomini e donne appassionati di uno sport che va oltre la competizione. Tutto è nato qui: e il tutto di Tamara ha un nome, progetti concreti, ognuno con un target. E per quell’obiettivo scatta la mobilitazione di centinaia di persone, runneristi in gara nei trail che lei organizza, ma anche persone che vogliono dare una mano e non si tirano indietro quando c’è da aiutare chi ha bisogno. È la storia che Tamara attraversa, di corsa, tra i sentieri delle sue foreste e gli ospedali dove c’è bisogno di attrezzature mediche o i villaggi dell’Africa con la Onlus di Carlo Landucci Gli Occhi della speranza. Tamara corre, scatta foto, e progetta la solidarietà.
L’ultimo traguardo appena raggiunto è un assegna da oltre diecimila euro consegnato al Meyer di Firenze. E stavolta il passaparola e la potenza di un’iniziativa benefica hanno "contagiato" oltre trecento persone nella cena organizzata a Ruscello, quartier generale di Mauro Frosini, instancabile leader del Comitato della Civiltà Contadina. Iniziativa "contagiosa"perchè le adesioni sono arrivate da tutta Italia: dall’isola d’Elba al Trentino passando da Lazio, Umbria e Lombardia. Il progetto di Tamara ha nel nome la forza dell’obiettivo: "0 passi". Che in realtà sono tantissimi e macinano i chilometri della solidarietà. "La vita è un susseguirsi di passi, inizi a capire come nasce, inizi a capire i sentimenti e decidi di cominciare a costruire. Sono partita da zero per crescere e mettendo insieme tanti passi, arrivare ad una meta".
Tamara ha proposto l’idea al suo gruppo di runneristi "e siamo riusciti a coinvolgere altre gare di trail, allargando le adesioni a molti atleti". È nato così un circuito "Appennino trail series", qualcosa di più di gare collegate da percorsi e continue sfide perchè "al centro non c’è il trofeo ma l’umanità". Tamara è andata oltre: "Ho voluto aprire la collaborazione a tante associazioni sportive, di volontariato e imprese che mi chiedevano di aderire. Ho proposto il progetto ai giovani di Liria per sensibilizzare la partecipazione sul territorio. Ho portato a termine il progetto ’0 Passi’ con una cena per permettere ad ogni singola associazione di conoscersi e collaborare. Cena organizzata dal Comitato della civiltà contadina di Ruscello che ha accolto 330 persone donando il ricavato alla nostra iniziativa".
L’obiettivo è sostenere il progetto Bambini del mondo della Fondazione Meyer: abbiamo raccolto e consegnato diecimila euro". Ora è pronta per una nuova sfida, tra le sue foreste e nelle corsie di un ospedale.
Lucia Bigozzi