REDAZIONE AREZZO

Tari, slitta il pagamento a febbraio della seconda rata per le imprese in sofferenza

Ghinelli: "E' un momento duro per le attività, specie per quelle chiuse e che non hanno prodotto rifiuti". Prima rata non saldata per 1 milione e 900 mila euro, dato più alto degli altri anni

Merelli e Ghinelli

Merelli e Ghinelli

Arezzo, 2 dicembre 2020 - Arriva l'assist del Comune per le imprese a rischio, in particolare quelle il cui codice Ateco ha comportato la chiusura delle attività e l'intervento del Governo con una sovvenzione di sostegno: il Comune consente la dilazione del pagamento della seconda rata della Tari.

Il differimento andrà dal 15 dicembre al 1° febbraio. Ghinelli: "La situazione è evidente e vede molte attività in sofferenza: per questo adottiamo questa misura d'emergenza. E che è anche una forma di riequilibrio, considerando che chi è chiuso non ha prodotto rifiuti".

L'assessore Merelli: "Abbiamo già abbattutto la parte varabile del 50%. Per il differimento abbiamo adottato il provvedimento dirigenziale per lo spostamento legato a motivi di emergenza. Lo abbiamo fatto a ruota dei provvedimenti di natura nazionale, quei decreti per le realtà economiche che hanno avuto una sovvenzione governativa".

Non è ancora chiaro quale sia il valore finanziario del differimento, c'è da valutare esattamente i codici Ateco. Le utenze non domestiche equivalgono ad un terzo del gettito, la cifra reale sarà chiara più avanti.

Resta al 15 dicembre il paganento per le utenze domestiche e per quelle attività che non sono nei codici Ateco inseriti nei decreti governativi. Il gettito totale della Tari è di circa 17 milioni, la prima rata era di 8 milioni e 800 mila euro, manca il pagamento di circa un milione e 800 mila euro, un "buco" maggiore di quello che si verifica in genere nei pagamenti.

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