Task force anti-puzza. Via alla selezione per gli annusatori: avranno un compenso

Dovranno testare gli odori che si sprigionano nella zona di San Zeno. Una società di Lucca ha avviato la ricerca di personale per l’indagine. Possono partecipare tutti, ma non chi fa parte dei comitati locali .

Task force anti-puzza. Via alla selezione  per gli annusatori: avranno un compenso

Task force anti-puzza. Via alla selezione per gli annusatori: avranno un compenso

Annusatori a pagamento per capire cosa succede intorno all’impianto Aisa di San Zeno. Era luglio quando il sindaco Ghinelli comunicava che: "I cattivi odori, (oggetto di continue segnalazioni da parte dei residenti di San Zeno, San Giuliano, Battifolle) non sono riferibili solo ad Aisa impianti. Per averne contezza dell’origine e della diffusione è stata commissionata dal Comune una indagine olfattometrica a vasto raggio, che potrà darci notizie qualitative e quantitative su questo problema ricorrente". Oggi la notizia che la società Ecol Studio di Lucca ha avviato le selezioni del personale da impiegare per la tanto discusso indagine.

Una squadra di cittadini, che non dovranno "avere coinvolgimenti con la problematica degli odori che riguarda le frazioni di San Giuliano, Battifolle e San Zeno" (così come si legge nel sito della società), in accordo con i requisiti della Norma Uni En 16841, che avranno il compito di "annusare l’aria". I candidati verranno selezionati in base alla loro sensibilità olfattiva, per poi essere formati a riconoscere gli odori tipici oggetto delle ripetute segnalazioni. Per poter partecipare sono necessari dei semplici requisiti, tra i quali quello di superare il test di soglia olfattiva media (composto da 3 incontri da 45 minuti) e riconoscimento degli odori (addestramento). Il loro lavoro, perché di un lavoro si tratta con tanto di contratto e retribuzione (i sopralluoghi eseguiti verranno retribuiti con compenso economico su base oraria e nel caso di sopralluoghi serali è prevista una maggiorazione del 50%), sarà quello di effettuare rilevazioni di odore secondo un programma stabilito e su una griglia di punti di controllo predeterminati.

In una precedente esperienza simile in Campania, l’agenzia regionale Arpac per la protezione dell’ambiente offriva un compenso di 38 euro per una sessione di 3 ore.

L’obiettivo finale è quello di produrre una mappa di frequenza e intensità degli odori. "Il progetto sugli odori ambientali" prevede di dover eseguire, per sei mesi, dal 15 febbraio al 15 agosto, sopralluoghi nel territorio del Comune, nelle date e negli orari richiesti, seguendo percorsi prestabiliti e sostando in posizioni prefissate dove eseguire la misura sensoriale: annusare l’aria a intervalli e inserire nel questionario digitale (app per smartphone) la propria sensazione olfattiva.

"Lo studio olfattometrico è un’ulteriore iniziativa che il Comune di Arezzo si è reso disponibile a realizzare e che si affianca alle numerose verifiche e ispezioni messe in campo da più di un anno dagli organi di controllo preposti - commenta l’assessore all’ambiente Marco Sacchetti -. Ci aspettiamo che i suoi risultati offrano un solido contributo alla comprensione del fenomeno e quindi alla soluzione del problema. L’obiettivo è quello di verificare in maniera più accurata ed oggettiva possibile come si propagano gli odori, la loro intensità e durata ed il loro impatto sui residenti dei centri abitati, oltre alla loro origine in base alla tipologia", conclude l’assessore Sacchetti.

Gaia Papi