REDAZIONE AREZZO

tasse

Arezzo, 31 marzo 2015 - Tartassati ma meno degli altri o almeno di una bella fetta della Toscana. Regione nella quale gli aretini sono fra quelli che stanno meglio: 555 euro a testa nel 2013, la metà che a Siena, la mai troppo amata cugina che si acchiappa il record della più tartassata. 

Ma peggio di noi stanno, in questa graduatoria costruita sulla base dei dati sulle entrate tributarie di tutti i Comuni capoluogo italiani pubblicati dal Sole 24 Ore, la gran parte delle altre città toscane: non solo Siena, dunque, ma anche Pisa, Grosseto, Firenze, Massa, Lucca e Prato. Tutti sopra, di poco o di tanto, i 555 euro degli aretini. Ci battono soltanto i pistoiesi, che beati loro, si fermano a 506 euro, e soprattutto i livornesi, con soli 374 euro.  Anche se poi in giro mc'è chi sta decisamente meglio: come Trento e Bolzano, dove si fa fatica ad arrivare a 300 euro per abitante. Ma Arezzo per abitanti è il quarto capoluogo della Toscana, dietro Firenze, Livorno e Prato ma per pressione fiscale complessiva (cioè le entrate totali dei Comuni) scende al sesto posto, alle spalle anche di Pisa e di Siena.

In quei 55 milioni la fetta più grossa è costituita dall’Imu. Da sola vale intorno ai 26 milioni. La seconda voce, per importanza, è invece la Tari, la tassa sui rifiuti, che agli aretini costa circa 18 milioni l’anno. Al terzo posto c’è la Tasi, con 5 milioni. Più coriandoli di altri tributi, dalla Tosap alle affissioni.