Si riapre il sipario del Teatro Comunale Mario Spina gestito dall’Associazione CapoTrave/Kilowatt, con la direzione artistica di Luca Ricci: da oggi al 9 aprile, 7 spettacoli in cartellone, per una stagione che promette intrattenimento, divertimento e pensiero, come suggerisce lo stesso titolo, "A Castiglioni quest’anno ci divertiamo!". Si va da Ariosto a Molière, da Goldoni alla drammaturgia più recente, con artisti di fama come Alessandro Benvenuti e Veronica Pivetti. Si parte stasera alle 20,45, con la compagnia Stivalaccio Teatro che presenta Il malato immaginario - L’ultimo viaggio, riscrittura del classico di Molière diretta da Marco Zoppello, sul palco insieme a Sara Allevi, Anna De Franceschi, Michele Mori, Stefano Rota. Lo spettacolo è un salto nell’universo molieriano, tra improvvisazione e canti da saltimbanco, e nel gioco del teatro, che deve essere vivo ed estemporaneo quanto la commedia, specchio incrinato dell’umano. Stivalaccio Teatro nasce nel 2007 come compagnia di teatro popolare; nel 2023 riceve il premio Associazione Nazionale Critici di Teatro, come riconoscimento per il lavoro sulla commedia dell’arte, il teatro ragazzi e l’arte di strada. Secondo appuntamento di stagione, mercoledì 18 dicembre, con Il Giuocatore di Carlo Goldoni, adattato e diretto da Roberto Valerio. Venerdì 24 gennaio, approda in teatro il pluripremiato spettacolo di Teatro Koreja, Paladini di Francia - Spada avete voi, spada avete io! scritto da Francesco Niccolini. Il 7 febbraio, quarto appuntamento con Raffaello, il figlio del vento, di e con Matthias Martelli. Giovedì 20 febbraio va in scena un mito vivente della pallavolo nazionale: Andrea Zorzi, protagonista de La leggenda del pallavolista volante, spettacolo scritto con Nicola Zavagli. il 6 marzo arriva al Mario Spina Alessandro Benvenuti con il monologo Pillole di me, una produzione Arca Azzurra. Mercoledì 9 aprile, l’ultimo spettacolo della stagione: L’inferiorità mentale della donna - un evergreen del pensiero reazionario tra musica e parole, con Veronica Pivetti che ci racconta, grazie a bizzarre teorie della scienza e della medicina, l’unico, vero, orrorifico Frankenstein della storia moderna: la donna.
Angela Baldi