Prosegue l’iter per l’approvazione della pubblica utilità del progetto definitivo della Due Mari per l’adeguamento a 4 corsie del tratto San Zeno - Arezzo - Palazzo del Pero. E’ stato pubblicato l’11 settembre. Da quanto emerge dalle carte ci sono novità sul tratto aretino che va da San Zeno a via della Robbia.
"Si tratta di modeste modifiche alle infrastrutture viarie e agli espropri" spiega Stefano Tiberi, a capo del comitato di via Salvadori. "Guardando le documentazioni emergono nuovi espropri conseguenti alla realizzazione di una viabilità alternativa che si svilupperebbe dalla fine di via Salvadori, dalla parte di Santa Firmina, fino al sottopasso della Mossa" spiega l’ingegner Tiberi.
"Confermata, invece l’eliminazione del cavalcavia in via Salvadori". Uno dei motivi per cui il comitato si è battuto in questi mesi. "Si trattava di un collegamento inadeguato in quanto la nuova strada sarebbe confluita in una viabilità con una dimensioni di una strada di campagna con carreggiata ridotta, di larghezza poco superiore ai 4 metri, che consente appena lo scambio di due auto, e termina su un sottopasso della linea ferroviaria Firenze-Roma alto appena 1,90 metri e che non consente il passaggio di un mezzo che non sia un’auto. Ma nel progetto emerge come non sia stato recepito alcuna delle modifiche da noi progettate sullo svincolo della Magnanina".
Nessuna novità anche per le bretelle, indispensabili prima che parta la cantierizzazione principale del lotto. Da San Zeno a San Giuliano la prima, da San Zeno e verso la Sr71 la seconda, sono confermate e che saranno costruite nei mesi antecedenti al cantiere nello snodo di Olmo. Il progetto era stato approvato in fase di conferenza dei servizi. Dopo la pubblicazione, l’11 settembre, dell’Avvio del procedimento per l’approvazione del progetto e la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera ai cittadini resta un mese dalla pubblicazione, quindi fino all’11 ottobre, per presentare nuove osservazioni.
"Noi chiederemo nuovamente le modifiche allo svincolo e al collegamento tra via Padre Teodosio e via de Frati. Si tratterebbe di un collegamento molto utile alla città" spiega Tiberi,
"Ho già inoltrato richiesta per ricevere copia del progetto, consultabili solo a Firenze. E’ necessario che il progetto sia condiviso, per evitare che ancora una volta i cittadini non vedano le modifiche progettuali e gli eventuali espropri che li coinvolgono e quindi non sappiano come potersi muovere" continua Tiberi. "Ci sono ancora tre settimane per presentare le nostre osservazioni", nel frattempo il progetto della E78, di cui si parla da diversi decenni, sembra abbia preso velocità.