di Marco Corsi
Mille firme contro la realizzazione del tempio crematorio e, contestualmente, la richiesta di un consiglio comunale aperto.
A il comitato "Aria pulita Valdarno" annuncia il raggiungimento di un considerevole numero di sottoscrizioni alla petizione e, allo stesso tempo, lancia la palla alla massima istituzione cittadina, chiamata ad organizzare una seduta per affrontare la questione insieme ai cittadini, così come prevede lo statuto comunale. Perplessità e contrarietà sull’opera erano già state presentate dal comitato in occasione delle due assemblee cittadine tenutesi al Circolo Mcl della Gruccia e a Palomar negli anni scorsi. Tra le argomentazioni a sostegno era stata riportata una sentenza del Consiglio di Stato del 3 gennaio 2022 in merito alle emissioni in atmosfera dei forni crematori.
"Le nostre considerazioni, in quelle sedi, non sono state sufficienti a far disattendere l’amministrazione dalla realizzazione del progetto, nonostante la dimostrazione dei numerosi aspetti negativi in termini di inquinamento e disagi che, al pari di quelli recati dalla discarica, rischiano di investire di nuovo i cittadini – ha spiegato il comitato – Oggi, però, la situazione è cambiata, non siamo più da soli a chiedere a gran voce la revoca di ogni iniziativa riguardante la costruzione del tempio crematorio. L’elevato numero di firme raccolte in meno di un mese ci porta a dover chiedere un consiglio comunale aperto, per dare ai cittadini, che hanno sostenuto la causa, le risposte che meritano. Non è più il momento di rimandare il dibattito pubblico che meritano i sangiovannesi. In questo modo crediamo anche di aiutare l’amministrazione ad informare più efficacemente la popolazione rispetto a quanto fatto fino ad oggi".
Intanto la raccolta firme proseguirà – con l’obiettivo di raggiungere le duemila sottoscrizioni – Prossimi appuntamenti in piazza Cavour: il 3, 10, 17, 18, 24 e 25 febbraio e il 2, 3, 9, 10, 16, 17, 23 e 24 marzo. Il 4 e il 13 febbraio i gezebo saranno in zona Lidl e Menchetti e l’11 febbraio davanti al Centro Coop Fi. Ad appoggiare le istanze del comitato anche le liste civiche sangiovannesi. Il segretario Claudio Lalli ha ricordato che il movimento, quando ha saputo che si stavano raccogliendo firme contro la costruzione dell’impianto, ha richiesto ufficialmente al presidente della massima assise cittadina un parlamentino straordinario aperto al pubblico.
"Il sindaco Valentina Vadi, la sua giunta e tutti i consiglieri comunali hanno il dovere di confrontarsi pubblicamente per dare una risposta alle legittime richieste – hanno detto le liste civiche – Il presidente risponda quindi alla nostra richiesta ed a quella del comitato, e convochi al più presto il consiglio comunale. Altrimenti, faremo tutto ciò che ci è possibile per il rispetto dello statuto comunale e della legge per garantire la democrazia e la partecipazione dei cittadini".