Accoltella giovane durante una lite, arrestata per tentato omicidio. Salvato dalla cerniera del giubbotto

San Giovanni Valdarno, il 20enne si è presentato all’ospedale della Gruccia con ferite alle mani e al torace

Carabinieri (immagine di repertorio)

Carabinieri (immagine di repertorio)

San Giovanni Valdarno, 4 novembre 2024 - Ha colpito con diversi fendenti un 20enne utilizzando un coltello da cucina. E' stata così arrestata dai carabinieri di Cavriglia una donna con l'accusa di tentato omicidio.

L'allarme è scattato quando il 20enne si è presentato al pronto soccorso dell'ospedale valdarnese della Gruccia con profonde ferite da taglio, ad entrambe le mani e al torace, con un livello non profondo di penetrazione solo grazie alla fortuita circostanza che il fendente aveva colpito la cerniera del giubbotto indossato dal giovane.

Data la natura palesemente dolosa dell'evento, così come previsto dai protocolli e dalla normativa vigente, il medico di turno ha immediatamente allertato le forze dell'ordine attraverso il numero di emergenza. Sul posto è intervenuta una pattuglia dei carabinieri di Cavriglia che da un iniziale colloquio avuto con la vittima ha potuto ricostruire una prima sommaria dinamica dei fatti, e stabilire che il ventenne era stato aggredito da una donna.

Rintracciata nella sua abitazione, la donna aveva ancora pantaloni e scarpe intrise di sangue, mentre nel corso della perquisizione della casa è stata trovata una felpa in lavanderia, anche questa sporca di sangue, pronta per essere lavata. Nel giardino dell'abitazione, seguendo delle tracce ematiche, gli uomini dell'Arma hanno recuperato un grosso e affilato coltello da cucina, utilizzato per l'aggressione. 

In base a quanto appreso, alla base del gesto potrebbe esserci un debito. Il ragazzo avrebbe incontrato la donna in auto a Cavriglia ma, una volta salito sul mezzo, sarebbe stato raggiunto da più coltellate. La 40enne si è avvalsa della facoltà di non rispondere anche se avrebbe comunque confermato di aver usato il coltello. Per lei è scattata la custodia cautelare in carcere, nel penitenziario fiorentino di Sollicciano. A coordinare le indagini, che vanno avanti, il pm Marco Dioni.